Via libera. Il 3 giugno la circolazione tra tutte le regioni d’Italia può riaprire: così ha deciso la cabina di regia tra governo e regioni. Confermata anche l’apertura dei confini nazionali ai paesi europei, mentre si attenderà ancora per quelli extra-Ue. A quella data tutti i cittadini comunitari potranno dunque entrare in Italia.
Dichiara il ministro Roberto Speranza: «Il Decreto legge vigente prevede dal 3 giugno spostamenti infraregionali. Al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti. Monitoreremo ancora nelle prossime ore l’andamento della curva».
Superate dunque le perplessità di alcune regioni, specie del sud, verso una riapertura che comprendesse anche l’area lombarda, la più colpita tutt’ora dall’epidemia. Al termine di una giornata di consultazioni e sulla base dei dati di monitoraggio con andamento del contagio in discesa si è ritenuto che dopo quasi tre mesi il rischio sia affrontabile.
Ai presidenti delle regioni resta la facoltà di ordinare precauzioni restrittive – come la quarantena per chi arriva – ma non di limitare la libertà di circolazione. Quella libertà garantita dall’articolo 16 della Costituzione Italiana che solo il governo ha il potere di sospendere in circostanze eccezionali. Mentre il ministro Francesco Boccia ha già annunciato che si ricorrerà al Tar per impugnare eventuali ordinanze regionali in senso contrario.