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VI DICO CHE RIMINI SARÀ

Come è logico che sia quando si comincia a parlare di giocatori squadra e annessi e connessi, il sentimento riprende il sopravvento sulla ragione. Si dimentica che di Eccellenza stiamo parlando e si parte con i riti abituali fatti di news in merito al mercato alla potenziale formazione e il resto.

Venendo ai giocatori ingaggiati si va delineando quello che sarà l’asse portante della squadra.
In porta la firma di Scotti ha tranquillizzato molti tifosi: uomo vero molto apprezzato dalla gente biancorossa e non solo per come si muove tra i pali. Fra l’altro allenerà anche gli altri portieri.

In difesa si registra il ritorno di Andrea Brighi, riminese doc il più giovane dei tre fratelli calciatori.

La trattativa che sta tenendo banco per la difesa è quella che vede coinvolto Claudio Cola, esperto difensore che ricordiamo nella vicina Santarcangelo, un colpo che dietro sistemerebbe le cose.

Il venticinquenne di scuola cesenate Luca Righini avrà le chiavi del centrocampo biancorosso.

Sulla tre quarti la presenza di Adrian Ricchiuti rasserena tutti: come ha lui stesso dichiarato ieri sera non si sente semplicemente riminese ma lo è a tutti gli effetti e quando la maglia ha bisogno di lui non farà mai mancare il suo apporto e farà sempre la sua parte.

A questo punto per dare un’ impronta decisa al livello di questa squadra manca l’ultimo tassello , quello che fa sognare di più, il centravanti. A seconda di quella che sarà la nuova punta biancorossa avremo più o meno chiaro con quale assetto il Rimini proverà a far suo questo campionato.

Altri giocatori che non ho al momento nominato e che hanno già raggiunto l’ accordo sono ottimi per la categoria, pur non stimolando la fantasia. Tra questi cito Loiodice, che militò nelle giovanili del Rimini ai tempi della serie B e adesso risulta essere un ottimo giocatore per stare a questi livelli.

Un centravanti di nome, poter vedere la squadra in campo ad allenarsi da lunedì prossimo al Romeo Neri, vedere e visitare la nuova sede che si troverà in centro vicino all’arco di Augusto e soprattutto forse la partita di giovedì prossimo a Villa Verucchio … tutte cose che forse riusciranno a farci dimenticare le vicissitudini degli ultimi mesi guardando al futuro.

Futuro che, a mio modo di vedere, sarà condizionato integralmente dalla vittoria di questo campionato e dalla crescita di questo progetto.

Non nascondiamoci: a Rimini, il calcio finanziato in maniera tradizionale, esclusa l’ era Cocif, ha prodotto solo brevi momenti di pace tra un’agonia e l’altra.
Per salvare il calcio a Rimini dobbiamo vincere questo campionato e far decollare questo progetto.

Ognuno faccia il suo compito, noi tifosi con la presenza possibilmente fattiva, la città con la partecipazione.

Il motto “poco da molti non molto da pochi” indica una via molto chiara tracciata da Grassi.
Non si può perdere questo treno , vedremmo smantellata la stazione.

Forza Rimini…

Emanuele Pironi

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