Ultimato l’intervento da oltre mezzo milione di euro per il recupero del piano nobile del palazzo ottocentesco in pieno centro storico destinato a ospitare la nuova Pinacoteca Comunale di Verucchio. Per completare l’opera nonostante il lockdown il team di restauratori di Macerata ha preso in affitto un appartamento adiacente alla struttura e lavorato a tamburo battente anche nei week end. La sindaca Stefania Sabba: “Le due stanze sono state riportate all’antico splendore con il recupero degli affreschi originari salvati dal crollo di uno dei soffitti ed è stato creato un grande salone per esposizioni. Durante i lavori è stato realizzato un catalogo (disponibile anche online) delle centinaia di opere di proprietà dell’amministrazione. Ora vorremmo costituire un Comitato Scientifico per tutte le indicazioni in merito”.
Con la conclusione del certosino restauro degli affreschi, si è chiuso l’atteso intervento di recupero e restauro del piano nobile del palazzo ottocentesco che ospiterà la Pinacoteca Comunale nel cuore del centro storico, lungo la via Sant’Agostino che inizia da Piazza Malatesta e si chiude al Museo Civico Archeologico. Un’opera seguita passo a passo dalla Soprintendenza di Ravenna, che nei giorni scorsi ha compiuto un nuovo sopralluogo. Ad accogliere le dottoresse Luisa Tori e Sonia Revelant sono state la sindaca Stefania Sabba, l’architetto direttore dei lavori Giulia Rossi e l’architetto coordinatore delle pitture Giovanna Giuccioli.
“Per il recupero e restauro del piano nobile che dai primi anni del ‘900 ospitò per oltre mezzo secolo il medico del paese era stato contratto un mutuo da 310.000 euro, poi cancellato una volta reso possibile l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione. Una volta ottenuto anche un finanziamento regionale da 209.000 euro, è stato progettato l’intervento complessivo poi affidato alla ditta Phoenix di Bologna” spiega la stessa sindaca Stefania Sabba.
Il cantiere è stato aperto nell’agosto 2019, ha subito uno stop a causa del lockdown ed è stato portato a termine praticamente nei tempi stabiliti grazie anche alla grande professionalità del team di restauratori degli affreschi guidato dalla dottoressa Adriana Malpiedi di Macerata, professionisti che hanno preso in affitto un appartamento a due passi dalla Pinacoteca per poter lavorare anche nei fine settimana.
“Il piano nobile era costituito originariamente da due stanzette affrescate: la prima, che nel tempo era stata ricoperta da calce bianca, è stata riportata all’antico splendore. Nella seconda, sono state recuperate le tracce rimaste perché gli affreschi del soffitto sono purtroppo andati irrimediabilmente persi a causa di un crollo. E’ stato un lavoro accuratissimo per cui sono occorsi mesi” rivela l’architetto Giovanna Giuccioli.
Oltre ai due ambienti, l’intervento complessivo da oltre mezzo milione di euro ha visto il recupero di un grande salone con travi a vista dotato di pavimento a parquet, il rifacimento dell’impiantistica elettrica, idraulica e di riscaldamento e la realizzazione di bagni a norma e di un montascale per abbattere le barriere architettoniche consentendo l’accesso ai disabili.
“In corso d’opera, con il contributo dell’Istituto Beni Culturali è stata completata la catalogazione delle oltre 300 opere di proprietà del Comune che è ora possibile vedere anche online sul sito dell’Ibc Regione Emilia Romagna. Ultimato il recupero, ora vorremmo costituire un Comitato Scientifico che dia direttive in merito all’allestimento e alla destinazione dei quadri: è infatti nostra intenzione allestire una collezione permanente della Pinacoteca, che ha ora spazi adeguati anche per ospitare mostre temporanee di artisti del territorio e non solo. Magari già durante le festività natalizie, con un’inaugurazione ufficiale dalla doppia valenza culturale e simbolica alla fine di un 2020 che ha messo tutti duramente e drammaticamente alla prova” chiosa la prima cittadina.