Come fa a vivere un museo se la sua essenza sono i visitatori che ne animano le sale espositive?
In questo tempo surreale, la rete e i social aiutano a continuare il lavoro, trasformando il pubblico “virtuale” in visitatori e ascoltatori reali.
Anche il Museo Civico Archeologico di Verucchio aderisce alle tante iniziative che il Mibact e soprattutto Regione Emilia-Romagna hanno messo in campo, prima fra tutte #laculturanonsiferma, per far incontrare la necessità dei musei di continuare ad esserci nonostante la chiusura, con l’opportunità per le persone a casa di approfittare del tempo per scoprire un affascinante pezzo di storia antica che riguarda il nostro territorio.
Da qui l’idea di presentare in queste settimane di contenimento il “Museo di Verucchio a porte chiuse” principalmente tramite due rubriche social sulla pagina facebook del Museo. La prima il Museo visto “dal buco della serratura”: una possibile chiave per entrare nelle stanze espositive, raccontando a puntate uno degli oggetti custoditi, certi che il nostro patrimonio culturale, è nutrimento e salute per tutti.
La seconda rubrica “Storie bestiali” è dedicata ai ragazzi curiosi, cui verranno raccontate appunto storie di animali e non solo e saranno proposte brevi attività da svolgersi con il materiale che si ha a disposizione in casa. Tante scuole del territorio avevano prenotato un’escursione e sarebbero andate in visita al museo in queste settimane e per cercare di compensare questa perdita, verrà inviato agli alunni che ne faranno richiesta, materiale per approfondire fra le pareti domestiche, stimolando magari una visita con le loro famiglie nei prossimi mesi.
I loro disegni, le storie realizzate e quanto i ragazzi vorranno restituire, potrebbero poi diventare materiale per una bella festa di riapertura quando la distanza si riaccorcerà e torneremo a vedere il Museo … a porte aperte.
