Riunione in videoconferenza dell’Unità di crisi per l’emergenza COVID-19 oggi pomeriggio, presieduta dal Prefetto di Rimini. Erano collegati il Presidente della provincia, tutti i Sindaci dei comuni del territorio, il direttore generale AUSL Romagna e l’Agenzia regionale di protezione civile. Si è fatto il punto sullo stato di attuazione delle misure adottate dalla Regione Emilia Romagna per la provincia di Rimini, con l’Ordinanza n. 61 dell’11 aprile.
Il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, in qualità di componente dell’Unità di crisi regionale, ha riferito dell’esigenza della Regione di provvedere, anche con una eventuale ulteriore ordinanza, a chiarire alcuni aspetti applicativi dei regimi che ora sono in vigore nei territori di Piacenza e di Rimini. In particolare, c’è la possibilità di estendere anche a queste due province la movimentazione delle merci in entrata e in uscita dai magazzini delle aziende sospese, attività già consentite nel resto del territorio regionale e nazionale.
Questa esigenza, condivisa dai Sindaci, pertanto, comporterà l’adozione di un nuovo provvedimento, in attesa delle future determinazioni del Governo dopo il confronto nella Cabina di regia con le Regioni, prevista giovedì prossimo. Sarà allora valutata l’entrata in vigore di un eventuale nuovo regime su tutto il territorio nazionale: superamento dei codici ATECO e considerazione di nuove filiere produttive, a decorrere dal 27 aprile. Regime al quale i sindaci del territorio hanno fin d’ora espresso la volontà di allinearsi superando, se si arriverà a questa soluzione, l’attuale sistema di misure differenziato.
