Per quasi un anno avevano minacciato ed estorto denaro a un 19enne residente nella Provincia di Pesaro e Urbino che dopo settimane di angoscia è ora al sicuro dai suoi aguzzini. Tre di loro erano stati arrestati lo scorso 26 gennaio ieri è toccato all’ultimo un 19enne all’epoca unico maggiorenne della baby gang. Tutti gli arrestati sono residenti in un Comune dell’Alta Valmarecchia. La vittima, per la cronaca, risiede in un piccolo Comune delle Marche confinante con la Romagna e aveva conosciuto parte dei suoi aguzzini in ambiente scolastico salvo poi incontrarli anche in paese.
I fatti risalgono al periodo compreso tra la fine del 2019 e la fine dell’estate del 2020. Il 26 gennaio erano stati arrestati all’alba al termine di un’operazione dei Carabinieri tre giovani, minorenni all’epoca dei crimini commessi. I tre su diposizione della misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Bologna erano finiti in altrettante comunità per minori (e non ai domiciliari perchè sotto tutela del Tribunale specifico di Bologna) accusati in concorso, di estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti. Per l’ultimo arrestato l’accusa è quella di estorsione e rapina in concorso.
L’attività investigativa è nata la scorsa estate quando i Carabinieri di Novafeltria hanno scoperto che i ragazzi, tre dei quali all’epoca ancora minorenni, tra il dicembre 2019 e agosto 2020, stavano estorcendo denaro alla vittima. I quattro avevano sottomesso il 19enne, costringendolo a sottostare ai loro ricatti incutendogli terrore. Lo avevamo picchiato e minacciato più volte di ritorsioni facendosi così consegnare somme di denaro.
Tre dei ragazzi, tra cui l’ultimo arrestato, dopo avergli scippato dalle mani il telefono cellulare avevano preteso come ricompensa per la restituzione la somma di 150 euro.
Durante la prima operazione dei Carabinieri, che aveva permesso di smascherare i primi 3 componenti del branco era emersa anche l’attività di spaccio. Nel corso di una prima perquisizione domiciliare, eseguita proprio nei confronti di uno dei ragazzi era stato rinvenuto il telefono cellulare oggetto dello scippo, ma anche un involucro contenente 18 grammi di marijuana, messa poi sotto sequestro.
Ma c’è di più. Perché i tre giovani avevano venduto la scorsa estate piccole quantità di marijuana ad alcuni minorenni dell’Alta Valmarecchia.
Erano quindi scattate ulteriori perquisizioni ed i Carabinieri di Novafeltria si sono presentati nelle abitazioni dei tre. A casa dello stesso ragazzo era stata rinvenuta e sequestrata una piccola quantità di sostanza stupefacente, questa volta hashish, mentre nulla fu trovato nelle case degli altri due.