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Valmarecchia, PD ai Comuni: “Annullare adozione PSC-RUE e tornare ai vecchi piani”

Buttare via l’adozione del PSC-RUE “e tornare ai vecchi Piani perché sono molto più aderenti alle necessità delle nostre zone”. E’ quanto chiede ai Comuni il PD Alta Valmarecchia: “In questo modo daremo respiro e speranza alla ripresa del settore”.

In un comunicato, i Dem ripercorrono la decennale e ingarbugliata vicenda dei regolamenti urbanistici in Valmarecchia, che dovevano adeguarsi alle vecchie normative della Regione Emilia-Romagna, mentre nel frattempo ne sono arrivate di nuove.

“Cos’è un piano urbanistico comunale, si chiami PRG, PSC, RUE? E’ la rappresentazione in forma preordinata del futuro sviluppo urbano che l’amministrazione ritiene auspicabile, quindi è un atto politico prima che tecnico.
Un piano urbanistico, per essere un valido strumento di governo del territorio, deve essere partecipato e condiviso altrimenti si risolve in una semplice imposizione presto svuotata da una miriade di varianti”, scrive il Pd.

E prosegue: “Con una forzata accelerazione a novembre 2017 tutti i comuni della Alta Valmarecchia hanno adottato il PSC-RUE al fine di uniformare i vari strumenti urbanistici alle Leggi Regionali della Emilia Romagna.
Sono stati necessari più di dieci anni per adottare uno strumento nato vecchio e approvato in fretta per non perdere il contributo regionale per fronteggiare le spese relative. Solo dopo l’adozione si sono potuti vedere, studiare e dibattere i “Piani e le Norme” ed è stato possibile formulare le osservazioni che crediamo numerose ed importanti”.

“A questo punto i Comuni avrebbero dovuto accogliere o respingere le osservazioni con delibera consiliare; ma da allora si è persa ogni traccia dell’iter di approvazione. I pareri circa la via burocratica-amministrativa da seguire sono contrastanti perché nel frattempo la Regione ha approvato una nuova Legge Urbanistica e sembra difficile se non impossibile una approvazione in vigenza di diversa legge (normalmente si chiede di adeguare i Piani alla nuova legge)”.

“Risultato: per i vari PSC-RUE approvati vale la salvaguardia: vige la norma più restrittiva tra il vecchio Piano e il nuovo; questa situazione, che perdura da quasi un anno e mezzo, si protrarrà fino alla adozione definitiva che con queste premesse potrebbe tardare molti anni danneggiando l’auspicata ripresa del settore dell’edilizia. Questa è la peggiore condizione possibile che infatti normalmente è transitoria…”.

“Una scelta va fatta: o terminare, in tempi brevi e prima dell’approvazione finale, il lavoro tenendo conto delle proposte di miglioramento avanzate o azzerare la lacunosa approvazione. Infine la Provincia di Rimini ha espresso le riserve sul PSC dell’Alta Valmarecchia riducendo fra l’altro la capacità edificatoria in coerenza con il quadro demografico, non tenendo conto delle peculiarità e dello sviluppo del nostro territorio”.

“Noi proponiamo una cosa molto semplice ai Sindaci dell’Alta Valmarecchia: tornare in Consiglio Comunale, annullare la delibera di adozione e tornare ai vecchi Piani perché sono molto più aderenti alle necessità delle nostre zone. In questo modo daremo respiro e speranza alla ripresa del settore” conclude il Partito Democratico.

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