Aveva distrutto un nido di rondine per impedire che gli uccelli imbrattassero gli occhi elettronici delle telecamere di videosorveglianza ed è finito alla sbarra. Lui è un commerciante di 51 anni residente nel Riminese. Il suo negozio trova spazio in uno stabile di un comune della Valmarecchia e la vicenda risale all’agosto del 2020.
Dopo essersi lamentato con il custode per la presenza continua degli uccelli migratori è passato direttamente all’azione. Tra l’1 e il 2 agosto uno dei nidi viene distrutto e i fotogrammi ritraggono la scena: il nido fatto a pezzi e tre pulcini che riescono a salvarsi volando via. Il custode aveva notato l’assenza del nido pochi giorni dopo e aveva segnalato tutto all’Enpa che a sua volta aveva allertato i carabinieri. Immediata la denuncia: dopo le indagini e la raccolta dei video delle telecamere il gip ha chiesto il rinvio a giudizio per il commerciante. Il prossimo 11 gennaio il pm Davide Ercolani formulerà la richiesta di condanna.