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Valconca, condannato per peculato l’ex dirigente

L’ex dirigente dell’Ufficio Suap (Sportello unico attività produttive) dell’Unione Valconca, G.B. di 63 anni ha patteggiato una pena a un anno e dieci mesi per peculato. Era accusato di aver sottratto all’Unione Valconca circa 40mila euro. Il dirigente, essendo l’unico responsabile di tutta l’Unione Valconca al rilascio delle licenze necessarie per l’apertura di un’attività, anziché depositare i soldi percepiti dai vari richiedenti nelle casse dell’Ente, se li teneva per sé.

L’indagine, denominata “Valconca d’oro”, è nata nel 2013 dall’esposto di un cittadino che segnalava una serie di irregolarità relative ad autorizzazioni rilasciate per un’attività di autonoleggio.

La segnalazione portava così i carabinieri di Riccione e Morciano, a concentrare le loro attenzioni nei confronti del dirigente responsabile dello Sportello Unico per le attività Produttive dell’Unione.

Dal controllo dei documenti e dalle testimonianze raccolte emergeva chiaro come il dirigente, che nel frattempo era stato allontanato dai vertici dell’Unione, provvedeva direttamente a riscuotere i contributi e i diritti di segreteria, violando così le normative dell’ente. Quindi, nella stragrande maggioranza dei casi, alle pratiche amministrative trattate (circa 750 all’anno) non corrispondeva il versamento della somme dovute, dal momento che il dirigente era solito intascarsi l’intero importo.

Al dirigente era stata sequestrata anche l’abitazione.

L’Unione della Valconca rappresentata dall’avvocato Maurizio Ghinelli ha rinunciato alla costituzione di parte civile. L’ex dirigente ha infatti risarcito il danno con un assegno di 40mila euro all’Unione Valconca. Ciò non esclude altre cause per danno d’immagine ed una segnalazione alla Corte dei Conti.

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