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Valconca: i Comuni si ribellano alla Tosi. “Convochi il Comitato. Sul contributo all’assistenza, non può decidere da sola”

In riferimento agli articoli apparsi quest’oggi sui quotidiani locali in riferimento a delle dichiarazioni del sindaco di Riccione Renata Tosi, relativamente all’assistenza domiciliare per anziani e disabili, Maria Elena Malpassi assessore di Misano, Michela Bertuccioli assessore di San Giovanni in Marignano, Beatrice Boschetti assessore di Coriano, Patrizia Pesci assessore di Cattolica, Mirna Cecchini Sindaco di San Clemente, Elena Castellari Sindaco di Montescudo Montecolombo precisano:

Interveniamo in merito alle notizie apparse sulla stampa secondo le quali il Sindaco di Riccione Renata Tosi, in relazione ad una presunta convocazione del Comitato di distretto Rimini Sud, (che avrebbe dovuto convocare lei, ma che non è ancora pervenuta agli altri Sindaci), nella quale sarebbe previsto all’ordine del giorno una compartecipazione sulla base dell’ISEE all’assistenza per disabili e anziani, annuncia che metterà il veto.

La Tosi, secondo quanto riportato dalla stampa, in questa seduta di distretto, che però non ha ancora convocato, e su questo ordine del giorno, che ancora non esiste, in cui i Sindaci e Assessori delegati prendono decisioni a maggioranza, annuncia che dirà no all’introduzione del servizio anche se in misura moderata, facendo così capire che se la votazione sarà diversa Lei si toglie dalle responsabilità.

I sottoscritti Sindaci e Assessori delegati, non apprezzano iniziative così estemporanee e soprattutto una paventata divisione tra Sindaci buoni e Sindaci cattivi e ritengono opportuno riferire i fatti.

1) La normativa regionale, ma più in generale anche quella nazionale per l’accesso alle prestazioni sociali a domanda individuale, prevede di norma la compartecipazione degli utenti al finanziamento dei servizi in base alla capacità economica dei beneficiari.

2) La stragrande parte dei distretti della Regione richiede una compartecipazione minima degli utenti al finanziamento della Assistenza domiciliare di base.

3) Su iniziativa della Presidente del Distretto Rimini Sud, Renata Tosi, che ha concertato le azioni con l’omologa Presidente del Distretto di Rimini, Gloria Lisi, anche il distretto che ha sede a Riccione ha deliberato linee guida, condiviso anche con la parte sindacale, che prevede una modesta compartecipazione al costo dei servizi di assistenza domiciliare degli utenti in base all’ISEE, negli stessi termini e condizioni del distretto di Rimini.

4) La disciplina applicativa prevede più situazioni di esonero dal pagamento della tariffa: le prime dieci ore dopo le dimissioni ospedaliere, Isee inferiore a 7.000 euro, casi di supervisione necessaria disposti dall’assistente sociale, le ore in supero dello standard di 24 ore mensili. In situazioni con carichi assistenziali pesanti sono previsti sconti rilevanti.

5) La presentazione dell’ISEE non rappresenta un inutile adempimento burocratico, ma, in un sistema moderno, dà sostanza al principio sacrosanto secondo cui chi beneficia di rilevanti aiuti pubblici deve rendere trasparente la propria condizione economica.

6) Il gettito atteso si aggira sul 5-10% del costo del servizio. Attualmente il costo di un’ora di assistenza domiciliare è in media di 24,5 €.

Quindi la compartecipazione è minima ma tutti i Sindaci del distretto, compreso la Tosi, che peraltro ha preso la relativa iniziativa in forza del ruolo, hanno convenuto che il pagamento di una contribuzione, seppur minima che è ovviamente un costo fiscalmente detraibile, ha anche la funzione di riconoscere il valore del servizio o della prestazione ricevuta ed è un principio di equità fiscale secondo il principio costituzionale che chi ha possibilità, anche se in situazione di menomazione, partecipi anche solo minimamente al costo principale che si assume la comunità.

In conclusione si può anche decidere differentemente e non chiedere alcuna compartecipazione modesta anche a chi potrebbe pagarla. Ciò però va deciso nei tavoli appositi e dopo adeguata discussione; e soprattutto chi ha un ruolo preminente nel distretto, se aveva delle perplessità doveva subito esplicitarle e non impegnare tutti in una trattativa sindacale e nella redazione di un regolamento da tutti concertato. Ma quello che non è apprezzabile è questo repentino cambio di posizione, annunciato via stampa senza previa discussione con coloro con cui si è guidato e condiviso un percorso; e il Comune capofila deve mostrare equilibrio e non deve dare la sensazione di agire pro domo sua”.

Maria Elena Malpassi assessore di Misano, 

Michela Bertuccioli assessore di San Giovanni in Marignano, 

Beatrice Boschetti assessore di Coriano, 

Patrizia Pesci assessore di Cattolica, 

Mirna Cecchini Sindaco di San Clemente, 

Elena Castellari Sindaco di Montescudo Montecolombo.

Nella foto: il Sindaco Mirna Cecchini

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