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Vaccino? Basterà un cerottino

Mentre continua il dibattito ormai assurdo su vaccinazione sì, vaccinazione no, per fortuna una legge prima della Regione Emilia-Romagna e poi dello Stato Italiano ha fornito chiarezza sul problema: 10 vaccinazioni saranno obbligatorie e altre rimarranno facoltative, anche se consigliate.

Il problema appare ormai chiarito e a me pare che le pubbliche istituzioni procedano sulla via della certificazione obbligatoria da presentare per la iscrizione a scuola dei bimbi con quella saggezza che occorre in questi casi, senza atteggiamenti intransigenti o integralisti, ma nemmeno accondiscendenti a quella cultura antiscientifica e aprioristicamente contraria ai vaccini che caratterizza una piccola parte (per fortuna) delle famiglie.

Ma mentre si svolgono questi accadimenti la scienza va avanti.
In futuro si prevede la possibilità di vaccinare piccoli e grandi con l’applicazione di un piccolo cerotto (all’inglese ‘microniddle patch’) sulla superficie volare di un avambraccio.

UNA ESPERIENZA NEGLI STATES

Un cerottino che può essere applicato in ambiente sanitario, ma anche direttamente dal paziente.E’ quanto sperimentato negli Stati Uniti da un gruppo di ricercatori della Emory University di Atlanta per il vaccino influenzale.  E’ quel vaccino che la popolazione anche adulta dovrà eseguire, in particolare le categorie a rischio, a partire dal mese di ottobre. 100 i partecipanti allo studio randomizzato (pazienti scelti a caso).

I risultati ?
Intanto nessun effetto collaterale di grado uno o tre, nessuna malattia cronica iniziale registrata. Nemmeno il gruppo di pazienti che si sono applicati da soli il cerottino hanno segnalato effetti collaterali. Qualche effetto collaterale in più c’è stato invece con la iniezione intradermica (che già conosciamo) come eritema locale, edema e lieve sensazione di dolore.

A distanza di 28 giorni la percentuale di anticorpi contro i virus influenzali generata dai diversi metodi è stata robusta e significativa per ben tre ceppi di virus influenzale e per tutte le modalità di vaccinazione.

Lo studio è stato pubblicato da Lancet, una delle due principali riviste mediche nel mondo.

Un bel risultato quindi, con commento favorevole degli sperimentatori.
Occorrerà certamente aumentare il numero dei soggetti da trattare, ma un nuovo futuro è iniziato.
Non più quindi in futuro la ‘fastidiosa’ iniezione , ma un semplice cerottino.

Alberto Ravaioli

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