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Vaccini, Gnassi attacca i comuni della Provincia. E annuncia “Pignoramenti per chi non pagherà le multe”

Nella giornata di ieri Ausl Romagna ha diffuso i numeri sulle vaccinanzioni in età scolastica (fascia 0 – 17 anni) nelle tre province dell’area. Numeri impietosi per la provincia di Rimini dove sono stati registrati 3.743 casi di irregolarità tra bambini, giovani e adolescenti (392 i bambini non in regola per quel che riguarda la fascia 0 – 6).

La risposta del sindaco del Comune capoluogo Andrea Gnassi non si è fatta attendere. E ha portato in dote autentiche bordate contro i 24 comuni della provincia, rei a detta del primo cittadino di aver fatto poco o nulla per contrastare la tendenza negativa.

Il silenzio non è degli innocenti. Il silenzio è di chi dovrebbe solo arrossire per l’imbarazzo. Tanto più se in ballo c’è la salute di una persona, di mille persone, di una comunità intera. E copertura di gregge non significa per forza fare le pecore, con tutto il rispetto per questi animali”, ha esordito Gnassi in comunicato diffuso e firmato anche dall’assessore alla scuola Mattia Morolli.

Gli impietosi numeri divulgati ieri dall’Ausl Romagna sull’inottemperanza all’obbligo vaccinale tra i minori di 18 anni sono una grande vergogna per la provincia di Rimini. Sottolineiamo tre volte con il pennarello rosso il termine ‘provincia’. Perché, parliamoci chiaro, la vergogna questa volta non se la tira addosso il capoluogo: non funziona che si immola uno per l’immobilismo di tutti. – proseguono sindaco e assessore -E anche in questo caso lo affermano i numeri: se sono 692, dati Ausl, i bambini in età 0/6 anni inottemperanti per l’obbligo vaccinale generale, i primi dati sulle iscrizioni alle scuole materne comunali  per l’anno scolastico 2019/2020 sottolineano come nel capoluogo chi viola la legge Lorenzin si attesti a una sessantina di casi, cifra destinata probabilmente a diminuire al 31 luglio. Siamo dalle parti del 10 per cento dei 692 episodi segnalati a livello provinciale”.

Gnassi e Morolli hanno poi ricordato l’introduzione dell’ordinanza comunale adottata ad aprile ed entrata poi nel regolamento che ha imposto multe fino a 500 euro per i genitori dei bimbi no vax. Nei dettagli, sono state erogate sanzioni per 84 mila euro a 55 famiglie per violazione dell’ordinanza sindacale. Come previsto dalla legge, se non avverranno i pagamenti si procederà all’iscrizione a ruolo, e ai relativi atti collegati (esempio, pignoramenti).

Ma l’attacco più duro, come si diceva è stato sferrato contro i comuni della provincia. “Dispiace dover registrare come, a fronte di numeri così preoccupanti e imbarazzanti, evidentemente non vi sia la stessa tensione verso questo problema sanitario da parte di molti altri soggetti sul territorio. Sempre, solo, costantemente mutismo. Per questo, e per evitare di finire con poche o nessuna colpa nello stesso vergognoso calderone, come Comune di Rimini chiediamo di essere coinvolti nelle sedi deputate- sanitarie, scolastiche e istituzionali – in ordine alle azioni di contrasto da parte dei 24 Comuni della Provincia, della stessa Provincia, del Provveditorato, delle scuole pubbliche, private, paritarie e convenzionate, dell’ordine dei medici e dei pediatri, di quello degli avvocati, dei partiti e movimenti civici di ogni schieramento dei 24 comuni”.

In tal senso – hanno specificato assessore e sindaco – questa è una richiesta ufficiale di assumere una linea unitaria di azione e contrasto, con rigore e concretezza. Ed è ufficiale anche la domanda di conoscere il numero dei casi in violazione, divisi per Comune nelle scuole di competenza (le comunali)“.

 

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