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Vaccinazioni: così è cambiata l’opinione dei riminesi

A febbraio 2017 Chiamamicitta.it ha fatto un sondaggio sulle vaccinazioni. Eravamo all’indomani del dibattito regionale sull’obbligo delle vaccinazioni per accedere ad asili nido e scuole materne.

Dopo quell’iniziativa della Regione Emilia Romagna, è intervenuto il Governo che ha ripristinato l’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione alla scuola elementare.

Questo provvedimento è stato pesantemente criticato dal movimento detto No Vax che si oppone alle vaccinazioni in quanto pericolose. Un movimento che nel Riminese è sorto molto presto ha molto seguito, anche per le attività dell’associazione Comilva. Di fatto, la copertura vaccinale della nostra Provincia era risultata al di sotto dei limiti di sicurezza indicati dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e ultima in Regione per la percentuale di vaccinati.

La comunità scientifica si è mobilitata. e a pochi mesi dall’applicazione delle nuove norme, anche una realtà “problematica” come quella di Rimini ha raggiunto quei limiti di sicurezza per l’immunità della popolazione (oltre il 90%).

A distanza di 7 mesi abbiamo riproposto le stesse domande ad un campione rappresentativo della popolazione riminese.

Alla prima domanda sulla sicurezza dei vaccini il campione appare avere pochi dubbi.

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La seconda domanda è la più importante. Riguarda direttamente il dibattito che ha tenuto banco in questi mesi. Vaccini obbligatori oppure no?

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Anche in questo caso, dati inequivocabili.

Ma quali sono le differenze rispetto al sondaggio di febbraio? Non mancano le sorprese.

Alla domanda sulla sicurezza dei vaccini, l’opinione dei riminesi si è modificata e anche in modo sensibile.

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Chi ritiene che i vaccini siano sicuri sono aumentati di oltre il 5% rispetto a sette mesi fa.

Dato che viene confermato anche con le risposte sull’obbligatorietà dei vaccini:

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Un incremento del 10% dei cittadini che ritengono che sia corretto rendere obbligatorie le vaccinazioni.

Evidentemente, dai due grafici precedenti appare che il dibattito e soprattutto la mobilitazione della comunità scientifica, nel divulgare una corretta informazione ha permesso di ridurre in modo consistente la quota di cittadini che erano dubbiosi o scettici sull’utilità dei vaccini.

Tuttavia permangono ancora differenze importanti tra maschi e femmine e tra fasce di età. I No Vax sono più rappresentati nella fascia 18-44 anni, con l’8% contrari ai vaccini obbligatori e tra i maschi con il 9%

Sondaggio realizzato ed elaborato da Chiamamicitta.it.
Data o periodo in cui è stato realizzato il sondaggio: 26 settembre – 3 ottobre  2017
Data di pubblicazione o diffusione: 7/10/2017 sito web
Campione casuale di 554 interviste utili rappresentativo della popolazione dei comuni della provincia di Rimini, maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età , titolo di studio e attività

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