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Vaccini, adesso anche Sinistra Italiana e Mdp inseguono i grillini

Saranno state le piazze piene e i social ribollenti, ma ora anche Sinistra Italiana e Mdp hanno a scoperto la battaglia contro i vaccini. Pardon, per carità, non contro le vaccinazioni in sè, ma contro l’obbligo di farle (re)introdotto dal governo. È il caso della senatrice Nerina Dirindin (MDP) che questa sera presenterà a Rimini il suo disegno di legge sulla riforma dei vaccini in Italia.
Pur sostenendo la necessità della vaccinazione, dice la senatrice,  «non ci sono vere esigenze scientifiche che la mera obbligatorietà, tanto più se sommata a sanzioni pesanti, aumenti la copertura. Con il decreto legge del governo, se non sarà modificato, rischiamo di ottenere l’effetto boomerang e di alimentare le polemiche e gli interessi dei no vax».

A sua volta, Fortunato Stramandinoli, coordinatore provinciale  di Sinistra Italiana, parla di «un decreto fatto male per nascondere pessima condizione servizio sanitario»,.

E prosegue: “Quando si parla della salute delle persone si è sempre, giustamente, pervasi da un forte senso di responsabilità, che nel nostro paese però si accoda alla frustrazione e l’incapacità di tutelare il diritto alle cure, alla salute, che lo stato dovrebbe garantire. Da mesi il Governo e il Ministero della Salute portano avanti la campagna per un decreto sull’obbligatorietà dei vaccini che ha visto la reazione di migliaia di genitori che giustamente rivendicano il diritto di poter scegliere come crescere i propri figli; quella libertà di scelta che viene calpestata con il decreto appena passato al Senato mentre dopo anni di tagli alla sanità pubblica sempre più persone non riescono ad accedere ai servizi sanitari e si vedono costretti a rinunciare alle cure, per non parlare delle lungaggini in cui si perdono tutti coloro i quali hanno bisogno di cure e di far valere il proprio diritto alla salute. Pensiamo che quello dell’obbligatorietà dei vaccini sia l’ennesimo atto anti democratico compiuto da questo Governo e dal suo Ministero, che dopo lo scivolone del Fertility Day non ha voluto fermarsi e fare un passo indietro per evitare l’ennesimo stop secondo una surreale logica fatta di tanto tatticismo e poca obbiettività. La propaganda portata avanti distoglie l’attenzione da un decreto fatto male, che mette in evidenza la pessima condizione del servizio sanitario pubblico, privato del personale necessario e che non è, appunto, in grado di prendersi carico della salute dei cittadini. Non siamo contro i vaccini ma crediamo nella libertà di scelta che deve essere sempre garantita e pensiamo che un tema come questo avrebbe meritato più confronto ed approfondimento e non uno scontro a colpi di slogan; come garantito dovrebbe essere il diritto alle cure per tutte e tutti, cosa che nel nostro paese non avviene poiché si pensa a tagliare i servizi pubblici e ad alimentare le privatizzazioni trasformando così il diritto alla salute in un privilegio per pochi”.

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