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Vaccinazioni in calo in Regione. La Romagna maglia nera

Preoccupanti i dati sulle vaccinazioni in Emilia Romagna. Per il terzo anno consecutivo diminuiscono il numero dei vaccinati, nei primi 24 mesi di vita.

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Con una media del 92,4% l’Emilia Romagna è sotto la soglia di sicurezza per le quattro vaccinazioni obbligatorie (antipolio, antidifterica, antitetanica, antiepatite B).
Queste percentuali non raggiungono l’effetto gregge. Ovvero quel meccanismo per cui, se una quota sufficiente di persone è vaccinata, viene protetto anche chi non lo è. L’asticella oltre la quale la protezione funziona è fissata al 95%.

La Romagna è fanalino di coda.

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La Regione Emilia Romagna è stata la prima ad approvare una legge che rende obbligatori i vaccini per chi frequenta gli asili nidi. Un provvedimento è all’esame del Governo per renderli obbligatori per tutta la scuola dell’obbligo.
Già nel passato erano obbligatori.

Le vaccinazioni in Italia furono introdotte verso la fine del 1800 sulla spinta delle esperienze acquisite in Europa e nel nostro Paese con il vaccino contro il vaiolo e le ricerche sui batteri di Pasteur e Koch. La prima ad essere introdotta fu, appunto, quella antivaiolosa, resa obbligatoria dalla legge Crispi /Pagliani (1888).

Nel 1939 venne resa obbligatoria la vaccinazione antidifterica entro i primi due anni di vita.

I criteri che da allora fino all’inizio del XXI secolo hanno indirizzato gli interventi dell’Autorità Sanitaria sono stati: a) disponibilità di un vaccino efficace e sicuro; b) situazione epidemiologica e rilevanza sanitaria e sociale della malattia che si intendeva prevenire. Su questa base si sono successivamente introdotte, come programmi di immunizzazione universale dei nuovi nati, le vaccinazioni contro le seguenti malattie: Difterite, Tetano, Poliomielite, Pertosse, Rosolia, Morbillo, Parotite, Epatite B, Haemophilus influenzae b.

Le vaccinazioni contro Difterite, Tetano, Poliomielite ed Epatite B sono state introdotte come obbligatorie, e l’obbligatorietà permane tuttora.

Ma con una differenza sostanziale rispetto al passato. Non vi è più l’obbligo di essere vaccinati per frequentare la scuola.
Infatti l’obbligo di vaccinarsi per poter essere iscritto a scuola decadde nel 1999, dopo che per trent’anni, e cioè dal 1967, era invece indispensabile per l’iscrizione. Di conseguenza oggi è possibile frequentare la scuola anche senza essere vaccinati.

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