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Vacanze 2018, occhi puntati sui ponti ma i nostri Patroni ci voltano le spalle

Chi programma le proprie ferie, ma anche chi vive delle ferie altrui, cioè gli operatori turistici, in questi giorni sta scorrendo il calendario 2018 per vedere quali periodi si prestano meglio ai ponti. Ebbene, per il turismo l’anno nuovo va così così.

A iniziare dalla Pasqua “bassa”, il 1° d’aprile: a parte gli spunti creativi regalati dal giorno degli scherzi, questa data consentirà sì alla riviera di iniziare la stagione (meteo permettendo) con qualche anticipo, ma resta troppo distante dal tradizionale ponte di primavera del 25 aprile-1 maggio. Quest’ultimo, però, quest’anno cade magnificamente, con la Festa della Liberazione piazzata di mercoledì e quella dei Lavoratori di martedì. Ciò può significare 11 giorni di vacanza bruciandone appena 4 di ferie.

Va peggio per il 2 giugno: la festa della Repubblica arriva di sabato. Invece il giorno di Ferragosto coglie in pieno il centro della settimana: il mercoledì offre una doppia possibilità, sempre usando due giorni di ferie: da sabato 11 al mercoledì 15 o dal mercoledì 15 o alla domenica 19. Due giorni di ferie, cinque lontani dal lavoro. Di più: con 4 giorni mettono insieme 9, da sabato 11 a domenica 19.

Purtroppo lontano dalla stagione dei bagni è Ognissanti, ma a chi piace il mare d’inverno o ancor meglio l’entroterra nella stagione più fragrante di sapori, udite udite: il primo novembre di giovedì serve sul piatto d’argento un solo giorno di assenza dal lavoro (venerdì 2) per quattro di vacanza.

Gran finale a dicembre. Chi sceglierà la riviera per le feste di fine anno con soli quattro giorni di ferie (ma il primo è la vigilia di Natale, lunedì 24; poi il 27,  28 e 29), potranno godersi 11 giorni di fila, da sabato 22 a martedì  primo gennaio del 2019. Basta così, però, dato l’Epifania di quell’anno casca malamente di domenica.

Ci sono poi le festività del patrono cittadino. Gli operatori turistici della riviera tengono d’occhio almeno quelle dei principali centri da cui arrivano gli ospiti. E non c’è male, anche se purtroppo in estate ne sono dislocate poche: a Bologna S. Petronio (4 ottobre) è di giovedì; Milano festeggia S. Ambrogio (7 dicembre) di venerdì; a Modena S. Geminiano (31 gennaio) viene di mercoledì; S. Ilario di Parma (13 gennaio) e S. Prospero di Reggio Emilia (24 novembre) sono invece di sabatoDi domenica è purtroppo S. Giovanni Battista (24 giugno) patrono non solo di Torino, Firenze e Genova, ma anche di moltissimi altri centri grandi e piccoli, Cesena compresa. Restano però i SS. Pietro e Paolo che il 29 giugno  offriranno ai romani un ghiottissimo venerdì di inizio estate. 

E per gli indigeni? A parte Cattolica e Bellaria, peggio di così non si potrebbe: i patroni locali per quest’anno voltano le spalle ai loro cittadini. Il riminese San Gaudenzo (14 ottobre) e il San Martino (11 novembre) di Riccione, Santarcangelo e Verucchio incappano entrambi in una domenica, come il S. Giovanni dei marignanesi. Non ridono nemmeno Misano e Coriano, con S. Erasmo (3 febbraio) e S. Sebastiano (20 gennaio) di sabato.

Va bene invece a Bellaria-Igea Marina con S. Apollonia (9 febbraio) di venerdì. E benissimo a Cattolica, con S. Pio V (30 aprile) a far guadagnare anche il lunedì nel megaponte Liberazione-1° maggio di cui si è detto.

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