Il 25 settembre ci saranno le elezioni politiche, mentre il 19 iniziano molti corsi dell’Unibo, ateneo con più di 40 mila iscritti fuorisede di cui la maggior parte delle regioni meridionali.
“Per facilitare il voto per i migliaia di fuorisede è da un mese che discutiamo con l’ateneo per chiedere sospensione delle lezioni, didattica a distanza o registrazione di queste” dichiara Paolo Paparone, rappresentante di Studenti Indipendenti Giurisprudenza “il rischio è che le persone debbano scegliere tra il partecipare alla didattica o esercitare il diritto di voto”.
“Nonostante in un primo momento ci siano state delle prese d’impegno di sospendere le lezioni il giorno dopo del voto, inspiegabilmente l’ateneo è tornato indietro negando qualsiasi intervento” continua Paolo “si prevede solo una blanda raccomandazione di registrare le lezioni nei giorni vicini al 25 settembre”.
“Riteniamo questo comportamento irresponsabile” conclude Paolo “l’università ha una funzione sociale e di educazione civica e chiudere gli occhi di fronte ad ostacoli per i suoi iscritti di partecipare alla vita democratica non è accettabile”.
