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Una botta d’org’olio riminese

Sono gli ingredienti che fanno il prodotto, e in ogni caso, l’olio è fondamentale.
Oggi parliamo dell’olio giallo riminese, un filo che ci riporta alla nostra infanzia e a una merenda con una fetta di pane “sciapo”.

Resta il fatto che è l’unico primato che abbiamo in campo agroalimentare a livello regionale. Fatto 100 in Emilia-Romagna, la Provincia malatestiana ha il 70% del prodotto e più di venti frantoi.
Le olive si frangono, non si macinano.

Trecentomila olivi rendono la Valconca e la Valmarecchiaa ancora più belle e interessanti.
L’Evo riminese è uno dei migliori a livello nazionale, il che significa che siamo nel Gotha, nell’èlite, nella Crema a livello mondiale.

Posizionati tra Brisighella (RA), primo dop italiano, e Cartoceto (PU), capitale dell’olio marchigiano, la nostra è una produzione di nicchia, ancora tutta da scoprire. Un grazie di cuore ai Ristoratori attenti e preparati, autentici ambasciatori della qualità dei nostri prodotti.

Fare squadra è un imperativo categorico e l’invito agli amanti della tagliatella, che tira come un carro di buoi, è pretendere sempre in tavola l’olio locale.

Dopo la Rebola, in attesa di un grande Rosso targato Rimini, è più che mai tempo di org’olio!!!
Rurali sempre.

Enrico Santini

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