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Un cuore solo per Rimini, Grassi e Capicchioni chiamino Zangheri

Campione d’Italia. Rimini da ieri sera è per la tredicesima volta regina nello sport più blasonato e vittorioso nel contesto cittadino.
Sto parlando ovviamente del baseball che ieri sera ha chiuso la pratica San Marino, i neroarancio si sono imposti per la terza volta nel giro di cinque giorni vincendo meritatamente questo scudetto che non sembrava, ad un certo punto della stagione ,minimamente alla portata dei pirati, arrivati col fiatone alla conquista dell’ultimo posto disponibile nei play off.

Acqua passata, oggi si festeggia e ci si gode questo bellissimo trionfo cittadino.
Vedere una tribuna piena incitare e soffrire prima per poi sciogliersi nell’esultanza e nel festeggiamento è manna per chi, come me, dello sport cittadino e della riminesità in generale ha fatto quasi una ragione di vita.

Riminesità, ovvero quel qualcosa di particolare che ci portiamo dentro da queste parti e che ci fa sempre essere portatori di qualche distinguo.
Quelle particolarità che resta sempre nella mente di chi ci ha incrociato; nessuna delle squadre e soprattutto delle tifoserie che ci ha reso visita dimenticherà facilmente la torcida neroarancio ritmata dalle tanto discusse trombette. E solo a Rimini possiamo gustarci dagli spalti i profumi di una grigliata organizzata gestita e consumata di là dal campo, vicino al fiume, a partita in corso.

Seduti non distanti da me ho riconosciuto alcuni calciatori del Rimini FC che, mescolati tra i tifosi, seguivano e trepidavano come tutti i presenti.
Che sia lo stadio del calcio, del baseball o il palazzetto, lo spirito che richiama migliaia di riminesi è sempre lo stesso.

Ho applaudito senza mezzi termini la nascita della sinergia che ha portato ad una campagna abbonamenti dei Crabs Rimini incrociata alla campagna del Rimini FC.
L’unione fa la forza, sempre. Ed è per questo che mi rivolgo a Giorgio Grassi e a Luciano Capicchioni in merito al baseball.
Cercate Zangheri, patron storico del Rimini baseball, e fatelo partecipe di queste iniziative.

Il baseball deve diventare un pilastro di questo progetto in quanto storicamente radicato nel tessuto cittadino e, senza ombra di dubbio, sport più vincente che ci sia all’ombra dell’ arco di Augusto.

Oltretutto la stagione del baseball offre ai tifosi la copertura temporale estiva. Quando calcio e basket vanno in ferie, allo stadio del baseball si fanno gli abbonamenti e si comincia la stagione.
Se esiste veramente il sogno della polisportiva riminese,  il baseball non potrà non esserne parte; anzi, dovrà essere protagonista e in prima fila!

Chiudo sempre con un, mai come questa volta meritato,
Forza Rimini!

Emanuele Pironi

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