Cuori sganciati dai caccia Sukhoi 35 e dagli elicotteri sui cieli dell’Ucraina. No, non è la realtà, quella scorre sulle televisioni e i media di tutto il mondo, che a ogni ora raccontano le devastazione delle città, giorno dopo giorno. E’ solo un sogno quello immaginato dai piccoli profughi ucraini, che sotto la supervisione di Romeo Tentoni, che ha fornito assistenza e colori lo hanno immortalato dipingendo alcune cabine dei lidi di San Giuliano.
Tra di loro, anche il piccolo Anton, il 12enne che aveva disegnato l’Arco D’Augusto per ringraziare la città per l’ospitalità.
