Cerca
Home > Ultima ora > Turista cieca rifiutata da hotel, Arlotti interroga il ministro

Turista cieca rifiutata da hotel, Arlotti interroga il ministro

Sono ancora troppe le strutture alberghiere che dichiarano esplicitamente di rifiutare cani con la precisazione “anche cani guida”. Ultimo caso, quello dell’hotel di Rimini che non ha accettato la prenotazione di una turista pugliese ipovedente. Per questo il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti ha presentato un’interrogazione al ministro del Turismo, Dario Franceschini, chiedendo che ai non vedenti venga riconosciuto pienamente il diritto di accedere agli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane guida, intervenendo anche con un’azione di informazione e sensibilizzazione attraverso le associazioni di categoria di alberghi e pubblici esercizi ed eventualmente inasprendo le sanzioni previste attualmente.

Le leggi 37/1974, 376/1988 e 60/2006 stabiliscono che al privo della vista è riconosciuto il diritto di accedere agli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane guida, così come alle spiagge, e che gestori dei mezzi di trasporti e titolari di esercizi che “impediscano od ostacolino, direttamente o indirettamente, l’accesso ai privi di vista accompagnati dal proprio cane guida” siano sono soggetti a multe dai 500 ai 2.500 euro – ricorda Arlotti –. In Italia purtroppo la consapevolezza dei cittadini sul diritto di accesso e di movimento dei cani-guida per non vedenti è molto limitata: secondo una recente indagine della Federazione italiana Superamento dell’Handicap-Fish, condotta su siti web particolarmente rilevanti per le prenotazioni turistiche, risulta che circa 1.000 strutture alberghiere italiane che offrono i propri servizi attraverso tali siti dichiarano esplicitamente di rifiutare cani, con la precisazione anche cani guida”.

Proprio a tale proposito, Fish aveva inviato all’inizio di quest’anno una segnalazione al ministro Franceschini, chiedendo un intervento presso le organizzazioni degli albergatori ma suggerendo anche di inasprire le sanzioni, attualmente sono solo pecuniarie, fino all’eventuale revoca della licenza. “Il cane guida rappresenta a tutti gli effetti gli “occhi” per il non vedente – conclude il deputato –, e quindi non deve essere allontanato dal diversamente abile visivo che accompagna”.

Ultimi Articoli

Scroll Up