Archiviata l’edizione 2018 del TTG Travel Expericence, SIA Hospitality Design e SUN Beach&Outdoor Style. La manifestazione fieristica di grande successo per il turismo internazionale. Un successo che ogni anno non solo si riconferma ma si rafforza.
Quest’anno le novità erano importanti. Non soltanto per le tendenze messe in mostra e le innovazioni tecnologiche del settore, ma anche per il debutto del governo 5 Stelle – Lega in un settore economico strategico per l’Italia, come il turismo.
Il Ministro Gian Marco Centinaio è stato due giorni a Rimini. Un Ministro che arriva proprio dal settore turistico. Infatti Centinaio è un direttore commerciale di tour operator (in aspettativa). Oltre questa competenza, il ministro ha messo in mostra indiscutibili capacità politiche meno di settore.
Infatti, da vero politico, come tutti i ministri del turismo appena insediati si è presentato parlando (male) dell’Enit, l’Agenzia di promozione dell’Italia all’estero. Secondo il ministro “va cambiata scegliendo tre nuovi membri del consiglio di amministrazione che siano davvero autorevoli e capaci di portare di nuovo in alto il nome dell’Enit”.
Peccato che il ministro, al pari dei suoi predecessori, pensi di cambiare il Cda dell’Enit senza finanziarlo. L’Enit ha risorse finanziarie del tutto inadeguate rispetto ai nostri concorrenti europei (Francia e Spagna). Ma tutti i ministri del turismo pensano di fare le “nozze con i fichi secchi”.
Ma il ministro-tour operator va oltre. Promuoviamo il Sistema Paese, dice Centinaio, l’Italia è molto altro oltre Roma, Venezia e Firenze.
E’ in arrivo una legge, immaginiamo, che obbliga a chi vuole visitare Venezia, Firenze e Roma di acquistare anche il pacchetto Rimini, San Sepolcro e Ostia antica oppure Vigevano, Tortona e Pinerolo. Tutte realtà di grande storia, ma forse meno interessanti delle grandi città d’arte. E’ come pensare di poter dirottare le masse di turisti che vanno in Francia da Parigi alla bretone Finisterre, o in Germania da Berlino alla bavarese Füssen.
Ma il meglio il ministro lo ha dato parlando agli operatori balneari. Il Sun è l’occasione da dieci anni a questa parte per discutere delle concessioni delle spiagge dopo l’approvazione della direttiva servizi o Bolkestein. Tutte le associazioni di categorie del settore svolgono a Rimini le proprie assemblee.
Mille bagnini da tutta Italia (ma la pattuglia più agguerrita è quella toscana) cercano di convincere i politici di turno che le spiagge debbono essere gestite dagli attuali concessionari per l’eternità. Quest’anno tale risultato è stato raggiunto. Tutti i politici intervenuti (destra, Lega, centro e Pd; del tutto assenti i 5 Stelle) hanno sostenuto che o si esce dalla Bolkestein o deve essere data un proroga di 30 anni agli attuali concessionari.
Tutti i politici intervenuti se ne fregano di sentenze della Corte di Giustizia Europea (le spiagge sono dentro la Bolkestein e non si esce) ma anche della Corte Costituzionale italiana (i rinnovi automatici e le proroghe sono in contrasto con le norme del trattato europeo). L’importante è prendere applausi dai bagnini. Ovviamente se gli intenti dei politici di turno non riescono, la colpa sarà dei burocrati di Bruxelles.
Non si può che concordare, al contrario, con queste affermazioni: “il denominatore comune è la scarsa redditività delle concessioni per l’Erario. I canoni imposti non sono, in numerosi casi, correlati agli ingenti fatturati e profitti che i beni dati in concessione producono in capo ai concessionari”.
E ancora, “Assume particolare rilievo un rinnovato impegno del governo a promuovere la liberalizzazione nei settori ancora caratterizzati da ostacoli alla concorrenza”.
Parole scolpite nel DEF (documento di economia e finanza) approvato dalla maggioranza 5 Stelle – Lega qualche giorno fa in parlamento. Sicuramente il Ministro Centinaio lo avrà letto.