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Truffe agli anziani, i Carabinieri restituiscono la refurtiva a due signore riccionesi

Nell’ultima settimana di giugno e nei primi giorni di luglio numerosi anziani si sono presentati alla Stazione Carabinieri di Riccione per denunciare  truffe e tentativi di truffa: contattati telefonicamente sull’utenza fissa, venivano poi raggirati con l’ormai consueto stratagemma del racconto di un figlio/nipote ricoverato con urgenza e della necessità di pagare una ingente somma in contante/gioielli all’ospedale per fare accettare il ricovero ed operare subito la persona.

In altre situazioni le vittime venivano ingannate con la scusa dell’improvviso ricovero per Covid-19 di un familiare e della necessità di versare del denaro per l’acquisto e l’immediato utilizzo di un farmaco salvavita proveniente dalla Svizzera.

Stratagemmi che hanno consentito ai criminali di mettere a segno due colpi che hanno visto le vittime private di costosi gioielli, denaro contante e ricordi affettivi.

Per questo motivo, i Carabinieri della Stazione di Riccione, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini, hanno avviato approfondite indagini: hanno scandagliato ogni impianto di videosorveglianza presente nei pressi delle abitazioni delle vittime e incrociando gli elementi ricorrenti relativi ad ogni episodio di truffa denunciato.

Così i carabinieri sono riusciti dapprima ad accertare che il modus operandi dei truffatori era sempre lo stesso: dopo la telefonata, generalmente proveniente da call center estero, degli incaricati alla riscossione si presentavano presso le abitazioni private per portare a termine la truffa. Quindi, intascato il bottino, la fuga avveniva a bordo di un taxi, al cui conducente, ignaro di quanto stava accadendo, veniva richiesto di attendere poco distante.

Le indagini hanno così consentito di individuare i presunti autori e di accertare che questi, due uomini di mezza età di origine dell’Europa dell’est, avevano stabilito la propria base logistica a Rimini.

I due uomini sono stati bloccati mentre erano a bordo di un’autovettura a noleggio e sono stati sottoposti ad una approfondita perquisizione che ha permesso di recuperare almeno mezzo chilo di oro e preziosi vari nonché la somma di circa 2.000,00 euro contante il tutto ben celato all’interno di vani ricavati opportunamente nella carrozzeria dell’auto.

Gli oggetti preziosi tra i quali ricordi di familiari cari sono stati restituiti alle vittime  ovvero due donne riccionesi di 87 ed 81 anni, le quali non hanno nascosto la propria emozione e la sincera gratitudine al momento della restituzione.

Alla luce degli incresciosi episodi registrati, i Carabinieri della Compagnia di Riccione, in linea con la campagna avviata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Rimini, ha ripreso – d’intesa e con la collaborazione dei servizi sociali del Comune di Riccione – i tradizionali incontri all’aperto presso le sedi dei “centri di buon vicinato” per fornire tutte le indicazioni ed i consigli utili a prevenire ed evitare la commissione di truffe, riscontrando vivo entusiasmo e attiva partecipazione da parte dei tanti anziani che hanno assicurato la loro presenza.

Ai Carabinieri va il ringraziamento di Laura Galli, vice sindaco e assessore ai servizi alla persona di Riccione: “Un sentito ringraziamento ai Carabinieri di Riccione, a nome mio e dell’amministrazione, per il brillante intervento che ha consentito di individuare gli autori della truffa subita da due anziani. Sono i soggetti più deboli ad essere vittime spesso di raggiri tanto che abbiamo in animo di proseguire a settembre gli incontri nei centri di Buon Vicinato, che ringrazio per la collaborazione, portati avanti fino ai primi giorni di agosto con l’Arma, poi sospesi per le alte temperature. Da anni il settore servizi alla persona organizza appuntamenti rivolti proprio agli anziani con l’obiettivo di dare loro consigli utili su come difendersi da truffe e furti in abitazione. Grazie ad una informazione mirata e semplice con incontri in calendario cerchiamo di fornire consigli e avvertenze che possano aiutare a riconoscere i segni di una truffa invitando sempre a contattare il numero di emergenza 112 in caso di dubbi o sospetti”.

 

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