Se il metrò non andrà alla montagna, la montagna andrà al metrò. La montagna in questione sarebbe San Marino, secondo quanto scrive il quotidiano del Titano “La Tribuna sammarinese”. E di mezzo non ci sarebbe Maometto, ma la Cina.
Ma andiamo con ordine. “Quando il segretario di Stato al Territorio Augusto Michelotti, parlando del nuovo Prg in conferenza stampa ad inizio febbraio, ha annunciato di voler realizzare una monorotaia per collegare il Titano a Rimini, in molti hanno espresso perplessità”, scrive la Tribuna. E invece il segretario conferma e rilancia: non solo il progetto è possibile, ma interesserebbe anche alla “China International Economic Cooperation and Investment Inc. (Società d’investimenti e cooperazione economica internazionale della Cina) o CIECI, un’azienda della Repubblica Popolare Cinese a partecipazione statale, diretta dal China Council for the Promotion of International Trade (Consiglio per la Promozione delle relazioni economico-commerciali della Cina) o CCPIT”.
Esisteva infatti, fin “dal 12 novembre 2015 “un accordo di cooperazione strategica con l’Associazione San Marino Cina per il “finanziamento, l’investimento e l’implementazione di progetti di interesse pubblico, anche nel settore delle infrastrutture – come scriveva a fine novembre l’Associazione San Marino Cina in una nota – con particolare riferimento al “progetto ferroviario San Marino”, relativo alla “costruzione di una rete ferroviaria d’avanguardia dal punto di vista tecnologico caratterizzata da un percorso ad anello di circa 35 km che colleghi l’aeroporto internazionale F. Fellini, il centro di Rimini, Marina Centro, la Stazione Ferroviaria di Rimini e San Marino Città, inserendosi opportunamente nel contesto urbano, turistico e panoramico”.
Nonostante gli scossoni della politica sammarinese, l’iter ha fatto il suo corso e “il 13 febbraio il governo ha creato un gruppo tecnico incaricato di supportare il processo di valutazione del progetto. A farne parte sono: Roberta Valli, direttore del dipartimento Affari Esteri; Eleonora Guidi, direttore del dipartimento Territorio; Davide Gasperoni, direttore del dipartimento Finanze; Matteo Casali, direttore dell’Aaslp; un delegato dell’Associazione San Marino Cina”. Il gruppo ha “l’obiettivo di operare, analizzare le potenzialità e la fattibilità del progetto e di relazionare al Congresso di Stato”, in virtù dell’interesse “delle istituzioni ad approfondire nonché valutare le possibili soluzioni in termini di progettazione, implementazione e finanziamento di un collegamento rapido San Marino – Rimini”.
La monorotaia dovrebbe partire dal centro storico di San Marino per raggiungere il confine a Rovereta, dove sarebbero creati ampi parcheggi per evitare che troppe auto scalino il Titano intasando la superstrada. Non è ben chiaro quale tracciato seguirebbe la monorotaia in territorio italiano – sembra di capire, lungo il percorso della vecchia ferrovia Rimini-San Marino – né come avverrebbero gli “agganci” con il Trc e soprattutto l’aeroporto.