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Trc a Riccione, Lucia Baleani condannata per diffamazione

Lucia Baleani è stata condannata per diffamazione in seguito alla denuncia di Agenzia Mobilità. L’episodio in questione è del luglio 2014, durante una delle tante contestazioni contro il  Trc. La Baleani apparve in un video in cui mostrava un documento senza firma, in cui si denunciava l’utilizzo di fanghi non trattati per colmare gli scavi nel cantiere del metrò di costa. Eseguite le verifiche, si è appurato che di tali fanghi non c’era traccia e AM fece partire la querela.

La condanna è di un’ammenda di 400 euro, oltre al pagamento delle spese legali per 1.200 euro. Inoltre AM potrebbe adesso procedere alla richiesta di risarcimento danni, quantificati in 50 mila euro.

La Baleani annuncia già ricorso in appello, sostenendo di non essere stata lei l’autrice del documento, come ha spiegato al Corriere Romagna«Sono stata indicata tra gli autori di quel documento in quanto in un video si vede che lo sto sventolando, ma a me era arrivato come a tanti altri – dice –, mi si punta il dito perché quel giorno l’ho mostrato prima che arrivasse ad altri destinatari. Invece semplicemente mi è stato fatto recapitare anticipatamente, e sono andata al cantiere a chiedere se quanto c’era scritto corrispondesse a verità. Io con quel documento non c’entro nulla».

In quel luglio 2014 furono identificate circa 40 persone che in vari modi avevano intralciato il cantiere  Trc in Viale Rimini, entrando nel perimetro dei lavori e prendendo a male parole gli operai, costringendoli a interrompere l’attività. Vi furono anche lanci di uova contro i mezzi meccanici. Anche queste persone sono state denunciate.

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