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Trc a Riccione, Renata Tosi assolta ma rischia risarcimento danni

Si è concluso oggi presso il tribunale di Rimini il processo di primo grado a Renata Tosi. L’ex sindaco di Riccione era accusata di abuso d’ufficio e interruzione di pubblico servizio. I fatti riguardano atti della sua aministrazione e numerosi ricorsi che il sindaco di Riccione aveva opposto per impedire la realizzazione del Trc, oggi Metromare. Ricorsi che avevano provocato un rallentamento dell’attività del cantiere. Oggi la sentenza.

I giudici hanno assolta Renata Tosi dalla maggior parte delle accuse di interruzione di pubblico servizio perchè “il fatto non sussiste”; per un episodio perchè “il fatto non costituisce reato”. Per un altro ancora – considerato dai difensori, avvocati Cesare e Roberto Brancaleoni, “marginale” – il reato, pur riconosciuto, è stato ritenuto “di particolare tenuità” facendo scattare anche qui l’assoluzione. Ma per questo episodio il tribunale ha condannato la Tosi al pagamento delle spese processuali e ad un eventuale risarcimento danni in sede civile.

L’ex sindaco è stata assolta anche dall’imputazione di abuso d’ufficio “perché il fatto non sussiste”. Durante il dibattimento Renata Tosi aveva affermato di non aver avuto come scopo lo stop al Trc, ma solo di voler tutelare alcuni interessi dei suoi concittadini.

In conclusione, un’assoluzione dei reati penali, ma che non chiude i problemi dei danni arrecati al rallentamento del cantiere e i maggiori costi sostenuti dall’impresa.  La procura della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna ha aperto un fascicolo nei confronti di Renata Tosi per 900mila euro di danni provocati. Va ricordato che la Corte dei Conti, nel caso di condanna chiama a rispondere direttamente l’amministratore e non l’ente di appartenenza.

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