E’ morto Marco Pivato, 42 anni, giornalista, saggista e divulgatore scientifico. Figlio di Stefano, già rettore dell’Università di Urbino e assessore alla cultura del Comune di Rimini, aveva mosso i primi passi nel giornalismo sotto la guida e le lezioni private di Sergio Zavoli.
Pivato è deceduto dopo essere precipitato dai piani alti dell’hotel Savoia Excelsior Palace di Trieste, ieri 23 marzo verso le 21. Un volo di oltre quindici metri che non gli ha dato scampo.
L’Istituto per la storia della Resistenza e l’Italia contemporanea della Provincia di Rimini “esprime il proprio cordoglio a Stefano Pivato, uno dei suoi primi direttori e amico che sempre l’ha sostenuto con professionalità e passione, per la perdita del figlio Marco. Insieme hanno pubblicato: I comunisti sulla luna. L’ultimo mito della Rivoluzione russa (Il Mulino, 2017); L’ossessione della memoria: Bartali e il salvataggio degli ebrei: una storia inventata (Castelvecchi, 2021)”.
Nato a Cesena ma cresciuto a Rimini, studi classici, di formazione chimico farmaceutico, Marco Pivato si era specializzato in Science Communication alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Giornalista di sanità e scienza per “La Stampa” e altri quotidiani e riviste, ha pubblicato numerosi libri, a partire dai suoi primi Miracolo Scippato (Donzelli, 2011) e Noverar le stelle (Donzelli, 2011). Ha partecipato a varie manifestazioni culturali cittadine.
Giovanissimo, Pivato aveva scritto i suoi primi articoli per Chiamami Città.
La redazione commossa esprime il suo dolore a Stefano Pivato, alla madre Marisa, alla moglie Alessandra e la piccola Caterina, a tutti gli amici e a chi gli ha voluto bene.
