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Tour de France 2024. Via libera in Regione alla manifestazione che coinvolge Rimini, Cesenatico, Bologna e Piacenza.

Oltre due milioni di visitatori, almeno 130mila presenze negli alberghi per un indotto complessivo che, si stima, potrebbe sfiorare i 100 milioni di euro di cui quasi 30 milioni in Emilia-Romagna. A ciò si aggiunge una visibilità mediatica a livello mondiale. Sono i risultati attesi con la partenza in Italia del “Tour de France”, in programma a giugno 2024. Un evento di portata storica che coinvolgerà l’Emilia-Romagna toccando quattro città nelle prime tappe del “Grand départ”: Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna e Piacenza-Torino.

L’Assemblea legislativa ha approvato a larga maggioranza la legge con la quale si predispone l’accoglienza e si disciplinano i rapporti fra i soggetti pubblici promotori della competizione ciclistica organizzata dalla società Amaury sport organisation (Aso). Gli enti coinvolti, oltre alla Regione Emilia-Romagna, che farà da capofila nell’organizzazione e stanzierà circa 4,3 milioni di euro, sono la Città Metropolitana di Firenze e la Regione Piemonte.

La Regione, grazie alla legge approvata, insieme con gli altri enti i cui territori saranno coinvolti dal passaggio del tour predisporrà un documento comune sugli eventi collaterali e sulla promozione del ciclo-turismo con il coinvolgimento dei giovani e delle scuole. Complessivamente in Italia si correranno circa 600 chilometri, la maggior parte dei quali attraverso la via Emilia. Sarà un omaggio ai grandi campioni: la partenza da Firenze sarà dedicata a Bartali, la tappa a Cesenatico a Pantani, quella in Piemonte a Fausto Coppi.

Sono due miliardi le persone che ogni anno guardano il Tour de France: l’Emilia-Romagna, pertanto, sarà al centro dell’attenzione mondiale.

Il presidente della giunta Stefano Bonaccini ha sottolineato come “Il Tour de France sia il terzo evento più seguito al mondo e il fatto che dopo 110 anni le prime tappe siano in Emilia-Romagna è una cosa che resterà nella storia del ciclismo. Il Tour è un evento popolare prima che sportivo e l’Emilia-Romagna avrà una visibilità a livello planetario. I numeri del turismo stanno tornando ai livelli pre-pandemici e il turismo sportivo sta avendo un boom clamoroso. Spero che saremo all’altezza, lavorando tutti insieme, di questa grande occasione”.

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