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Il Tottenham è in finale di Champions League: un modello da seguire

All’esito di una partita assolutamente incredibile che verrà ricordata per molti anni come una delle più pazze della storia recente delle coppe europee, il Tottenham è riuscito ad avere la meglio dei terribili ragazzi dell’Ajax, guadagnandosi l’accesso alla finale della competizione. I successi degli Spurs non sono frutto del caso o di mere contingenze ma vengono da lontano, dalla cura maniacale dei settori giovanili, da investimenti oculati e mirati che hanno permesso alla società londinese di giungere sul tetto di Europa senza spendere una fortuna sul mercato. Parte del merito di questi risultati è sicuramente di Mauricio Pochettino, allenatore argentino maturato calcisticamente in Spagna, che ha saputo valorizzare al massimo il capitale umano a propria disposizione e che ha creato un gruppo solido ed estremamente unito. Il Tottenham ha raggiunto la finale di Champions reagendo ad ogni singola difficoltà che si è presentata sul proprio cammino e l’ha fatto continuando a credere sempre e comunque nelle proprie idee di calcio e nei propri valori.

 


Il percorso europeo degli Spurs

Eppure, il cammino europeo degli Spurs era iniziato tra mille difficoltà. Nelle prime giornate valevoli per la fase a gironi erano giunte le sconfitte contro Inter e Barcellona che sembravano averne irrimediabilmente compromesso l’avventura in Champions. Nel corso delle settimane, senza snaturarsi e continuando a credere nelle idee di calcio professate dal proprio allenatore, i ragazzi di Pochettino sono riusciti a trovare sicurezza nei propri mezzi e, di conseguenza, sono arrivati anche i risultati. La vittoria contro gli olandesi del PSV, quella contro l’Inter ed il pareggio all’ultima giornata al Camp Nou di Barcellona hanno così permesso alla squadra londinese di passare il turno grazie ad una migliore differenza reti proprio rispetto all’Inter. Agli ottavi della competizione gli Spurs hanno quindi dovuto vedersela con i tedeschi del Borussia Dortmund che avevano vinto a mani basse il proprio girone e che in quel momento erano una delle squadre più in forma di tutto il calcio europeo. Pur partendo da sfavorita, il Tottenham in quella occasione riuscì a dominare i rivali sia all’andata che al ritorno, guadagnandosi l’accesso ai quarti di finale. Nei quarti, in una sfida tutta inglese, la squadra di Pochettino ha quindi affrontato la favorita assoluta per la vittoria della Champions, il Manchester City di Pep Guardiola. Grazie alla vittoria per 1-0 nella partita di andata e alla sconfitta per 4-3 nella gara di ritorno, complice un goal giustamente annullato ai Citizens nei secondi finali, il Tottenham ha agguantato la semifinale dove ha dovuto vedersela con gli olandesi dell’Ajax, altra rivelazione della competizione. Nella doppia sfida contro il Lancieri, gli Spurs hanno subito il gioco spumeggiante ed avvolgente degli olandesi, più simili ad una squadra di futsal che di calcio ad 11, salvo, poi, reagire negli ultimi 40 minuti ed agguantare all’ultimo secondo una ormai insperata vittoria che ha concesso loro di accedere per la prima volta nella storia alla finale di Champions League. Nella finale che verrà disputata al Wanda Metropolitano di Madrid, casa dell’Altletico, gli Spurs saranno quindi chiamati a fronteggiare i cugini del Liverpool che al 10 di maggio, secondo le quote scommesse, sono quotati a 2,00 e sembrano essere i candidati principali alla vittoria della Coppa dalle Grandi Orecchie. Pur partendo da sfavoriti, siamo sicuri che gli Spurs giocheranno con la solita convinzione e qualità dimostrata sino ad oggi e che faranno di tutto per portarsi a casa la prima Champions League della loro già gloriosa storia.

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Un modello societario da prendere ad esempio

A luglio, aveva fatto scalpore il dato che vedeva gli Spurs come l’unica squadra dei campionati europei maggiori ad aver chiuso la sessione di calciomercato con zero acquisti e zero cessioni. A quanto pare, però, questa scelta ha pagato i dividendi sperati sin da subito ed oggi il Tottenham si attesta come una delle realtà più interessanti e sorprendenti del calcio mondiale. Negli ultimi 18 mesi gli Spurs hanno compiuto una sola operazione in entrata: la trattativa che dal PSG ha portato in terra londinese Lucas Moura. E, in modo incredibile, proprio il brasiliano è stato l’eroe della trasferta di Amsterdam. Autore di una tripletta memorabile e del goal che all’ultimo secondo di gioco ha portato il risultato sul 2-3 a favore degli inglesi, Lucas ha scritto una pagina indelebile della storia degli Spurs. Nel corso di tutta la durata di questa edizione di Champions la squadra di Mauricio Pochettino ha dimostrato di essere più forte della sfortuna, delle squalifiche e degli infortuni. Nonostante la pesante assenza del bomber Harry Kane sia nella partita di ritorno contro il Manchester City che nella doppia sfida contro i Lancieri, il Tottenham ha continuato a produrre il proprio gioco fatto di qualità ad alta intensità, senza mai snaturarsi e senza mai mettere in dubbio i propri principi di gioco. A riprova del fatto che la capillare pianificazione del progetto sia stato uno dei fattori determinanti nei successi degli Spurs si erge la circostanza che ha visto i londinesi investire un miliardo di sterline nella costruzione del nuovo stadio, il New White Hart Lane. L’investimento, come raccontato in un recente articolo di Calcio e Finanza, ha iniziato a generare i suoi frutti sin da subito e dai soli servizi di hospitality la società ha ottenuto ricavi che si aggirano attorno al milione di euro a partita, a cui si vanno ad aggiungere gli svariati milioni di euro provenienti dalla vendita dei biglietti e da tutti gli altri servizi presenti all’interno dell’impianto.
Come abbiamo avuto modo di vedere i successi del Tottenham non sono giunti in modo casuale ma sono il frutto di un progetto che parte da lontano e da una società che, per garantirsi un futuro roseo, ha avuto la forza di sacrificare parte della propria storia e del proprio presente. L’auspicio è che le squadre del nostro campionato prendano ad esempio quanto fatto dagli Spurs in queste stagioni e che nei prossimi anni possano riuscire a mettere in piedi un progetto serio e credibile come quello della ormai totalità dei top club europei.

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