E’ arrivata a “stretto giro di posta” la risposta del candidato sindaco del centro destra riccionese, Renata Tosi, alle affermazioni di Sabrina Vescovi (con cui scontrerà nel ballottaggio del prossimo 25 giugno) inerenti l’aumento della tassa sui passi carrai. Di seguito lo riportiamo:
“Abbiamo letto il contrito comunicato diffuso da Sabrina Vescovi, in cui biasima, sconvolta, l’adeguamento del Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, i famosi passi carrai, che a Riccione, quando governava il Pd, erano un far west senza ordine né controllo. Bastava che un qualsiasi cittadino, andasse da un ferramenta, comprasse un cartello di divieto di sosta e lo attaccasse davanti a casa sua e il gioco era fatto. Quell’area diventava di sua privata esclusiva. Non c’era bisogno di darne comunicazione o fare richiesta al comune. Era un esercizio di proprietà autogestito. Il nostro intervento non ha fatto altro che riportare alla legalità e al rispetto della legge un andazzo che il PD ha sempre favorito come favore o moneta di scambio. Un lassismo amministrativo che come i riccionesi sanno bene abbiamo ritrovato in molti altri aspetti del viver civile. Su alcuni abbiamo avuto modo di mettere ordine e ridare credibilità e legittimità al ruolo di imparzialità e di aperta condivisione che ogni amministrazione pubblica deve avere con i proprio cittadini, anche nelle piccole cose. La Vescovi mi rimprovera di aver aumentato il canone. Vorrei ricordare alla Vescovi che quel canone era fermo alle guerre puniche, al punto che veniva calcolato ancora con le vecchie lire. Adeguare la classe di imposizione era necessario oltre che inevitabile. Ricordo anche che l’introito previsto dell’intero importo del canone non è tale da incidere minimamente nella pressione fiscale che, come i riccionesi sanno, negli anni della mia amministrazione è sempre scesa in modo chiaro e sensibile. Capisco che Sabrina Vescovi sia un po’ arrugginita, costretta a rimanere per molti anni ai margini della politica riccionese, ma da quando faceva amministrazione lei è cambiato il mondo. Forse un buon corso di aggiornamento tra i banchi dell’opposizione l’aiuteranno certo a tornare al presente. Capisco anche che, proponendo alla città di tornare ai tempi del PCI, le mancano gli anni della spesa facile e dei debiti a gogo, sempre coperti dai soldi pubblici e dalla tassazione comunale a raffica, atteggiamenti con cui il suo partito ha per anni governato la città, ma la informo che a Riccione in questi ultimi anni le cose sono cambiate. Le tasse e i tributi hanno trovato il loro giusto equilibrio e la loro corretta sostenibilità, producendo sempre un bilancio sano, e assolutamente coerente con le aspettative e i bisogni della città”.