A Rimini Nord iniziano ad essere numerosi gli stabilimenti balneari che hanno deciso di innovare ed investire nella riqualificazione. Meno i progetti presentati a Rimini Sud, dal porto canale a Miramare. La ragione sta nelle caratteristiche delle proprietà degli arenili. Mentre a Rimini Nord una parte della spiaggia, per ragioni storiche, è di proprietà privata. E’ quella parte dove insistono i manufatti dei servizi. E’ in concessione la porzione dove sono collocati gli ombrelloni. Nella restante parte della spiaggia riminese l’area in uso agli stabilimenti balneari è tutta in concessione e pertanto coinvolta nel dibattito decennale sulla Bolkestein. Ai Rimini Nord, con una parte di proprietà privata, la direttiva europea di fatto non ha nessun effetto, mettendo gli operatori di spiaggia nelle condizioni di investire senza remore.
Il progetto presentato ed in pubblicazione fino al 2 ottobre 2020, prevede la ricostruzione e riqualificazione del Bagno 76 (denominato KamoKe) di Torre Pedrera. Segue l’iter di approvazione del “Progetto Pilota” secondo quanto previsto dal Piano dell’Arenile del Comune di Rimini.
Anche in questo caso, come scritto in premessa, una parte dell’arenile ogetto del progetto è di proprietà privata.
Allo stato attuale il bagno 76 Kamoke ha le caratteristiche tipiche dello stabilimento balneare riminese e come quasi tutte le spiagge di Rimini Nord è caratterizzato da un ampio fronte: sul lato strada misura quasi 91 metri. La spiaggia, che si trova 70/80 centimetri sotto il piano stradale, è seprata dal marciapiede pubblico con un muro di contenimento. L’accesso allo stabilimento è garantito tramite alcune rampe e scale.
Il progetto prevede l’integrale demolizione dello stato di fatto e la successiva “ricostruzione” del nuovo stabilimento balneare.
Principali caratteristiche dell’intervento
Fascia A. L’area a ridosso del lungomare
Per quanto concerne la superficie della fascia “verde” verranno rispettate le quantità previste dal Piano dell’Arenile, la maggioranza della superficie della Fascia A, verrà inerbita, verranno messe a dimora alcune piante autoctone.
Fascia B:
Costituisce il nucleo direzionale ed operativo dello stabilimento, dove trovano collocazione i corpi edilizi e i manufatti. La Superficie Coperta massima di progetto è di 138 mq , viene distribuita su tre edifici orientati perpendicolarmente alla battigia al fine di consentire la massima permeabilità visiva verso mare.
In un primo edificio sono collocate le principali funzioni necessarie allo stabilimento balneare. La direzione. Un portico, che consente “l’attraversamento” del manufatto, unisce questa prima parte ad una seconda destinata ai servizi igienici. L’edificio è caratterizzato da una copertura che ricorda la prua di una nave (questa soluzione progettuale consente la schermatura dell’impiantistica posta sul tetto).
Un secondo manufatto, ospita la palestra e area benessere. Il fabbricato ha una superficie coperta di 65.20mq-
Il terzo manufatto è un piccolo edificio di 15,05mq, dove sono previsti i servizi spogliatoio e di deposito per i 3 campi da Beach-volley. Sul tetto verranno posizionati i pannelli solari necessari a garantire l’acqua calda alle n.5 docce posizionate lato mare dello stesso manufatto.
Sono previste aree per giochi e per bambini ed anche un’area destinata alle vasche idromassaggio.
Fascia C:
Area destinata all’ombreggio è servita da due percorsi pedonali in legno. Il primo, di larghezza pari a 2.00 ml, ha origine in prossimità della direzione ed è posto in continuità con il principale percorso d’accesso allo stabilimento. Il secondo percorso è largo 1.50 con ed ha origine dall’area docce.
Il progetto dimostra che dando certezze agli operatori di spiaggia arrivano anche gli investimenti. Per questa ragione non è più rinviabile una seria legge nazionale di riordino di tutta la materia delle spiagge, coerente con le disposizioni europee.
