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Testamento biologico: 533 le dichiarazioni registrate nel Comune di Rimini

Sono 533 le dichiarazioni di trattamento anticipate registrate nel Comune di Rimini. Il dato, aggiornato alla prima settimana di settembre, comprende i 327 registrati nel corso del 2018 e i 206 dei primi 9 mesi del 2019.

Cosa dice la legge

Il Testamento biologico è regolamentato dalla recente legge, entrata in vigore in data 31 gennaio 2018.

Nel testo di legge si dispone che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito senza “il consenso libero e informato della persona interessata”, attribuendo ai maggiorenni capaci di intendere e di volere la facoltà di dare libere disposizioni anticipate di trattamento (comunemente conosciuto come DAT).

Rimini pioniere sui diritti della persona

In attesa della legge nazionale, il Comune di Rimini aveva già istituito il Registro dei Testamenti Biologici con deliberazione di Giunta Comunale n. 261 del 27/07/2010. In seguito, la Giunta Comunale ha modificato la procedura e approvato, nel 2014, un nuovo Disciplinare per la tenuta del Registro dei Testamenti Biologici.

Il registro è stato istituito dal Comune di Rimini per promuovere la piena dignità e il rispetto delle persone, anche nella fase terminale della vita umana, secondo i principi costituzionali richiamati. Ha come finalità quella di consentire l’iscrizione nominativa, mediante auto-dichiarazione, di tutti i cittadini che hanno redatto una dichiarazione anticipata di trattamento (con l’indicazione del fiduciario) per garantire la certezza della data di presentazione e la fonte di provenienza.

Testamento biologico: modalità e informazioni

Per ottenere informazioni sulla norma e sulle modalità attuative è possibile contattare il numero di telefono 0541/704791, oppure recarsi negli uffici del settore demografico di via Caduti di Marzabotto n. 25, con orari lunedì – martedì – mercoledì – venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13 – giovedì dalle ore 8,30 alle ore 16.

Un interesse crescente – è il commento dell’Amministrazione comunale di Rimini – che, in poco meno di due anni ha già visto 533 cittadini riminesi rivolgersi ai nostri uffici con una dichiarazione di trattamento anticipato. Non sono, come forse è lecito aspettarsi, solo i più anziani ad essere sensibili a queste tematiche, ma le generazione di mezzo, della piena maturità, e non manca anche qualche under 50. Numeri che testimoniano la bontà della scelta effettuata dal 2010 dal Comune e che, a livello nazionale, sta negli ultimi due anni registrando importanti passi avanti su un tema così centrale come quello dei diritti civili”

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