Ieri sera si è riunita la Direzione provinciale del Pd. All’ordine del giorno l’elezione della commissione provinciale per il congresso.
Una riunione di “normale amministrazione” in previsione del confronto congressuale che si concluderà con il voto delle primarie il 30 aprile.
In realtà durante il dibattito sono scaturiti aspetti politici non di secondo piano.
In primo luogo il segretario Juri Magrini ha comunicato alla direzione provinciale di non essere più a carico del partito. “E’ una scelta personale – come ha affermato concludendo la direzione – per evitare di continuare a mettere il partito sotto attacchi strumentali.” Dunque Magrini non è più un dipendente del Partito Democratico.
La seconda notizia che circolava tra i componenti della direzione era un caso tessere anche a Rimini.
Se ne è occupata la segreteria comunale alla presenza dei segretari di circolo, che ha valutato una vicenda di tessere di un circolo riminese pervenute in federazione, ma non rilasciate dal circolo e neanche dalla federazione. Dopo una sommaria indagine risulta le tessere in bianco sono state rilasciate a un consigliere regionale di Rimini e quindi consegnate a un suo fiduciario.
La segreteria e i segretari di circolo con voto unanime ha deciso di denunciare il caso alla commissione provinciale e regionale di garanzia per le valutazioni del caso. Si tratta di piccoli numeri che nulla hanno a che vedere con ciò che sta succedendo in altre parti d’Italia, tuttavia vi era una forte preoccupazione nella direzione per il clima politico che si potrebbe creare nelle prossime settimane.
La Direzione del Pd ha poi approvato la commissione provinciale per il congresso composta da:
Elena Malpassi, Ivana Baldinini, Enrico Bronzetti, Renzo Casadei, Ardes Cinelli; in rappresentanza delle mozioni: Mazzoccoli Giovanni per Renzi, Santi Riziero per Orlando. Verrà poi implementata con i nomi che gli altri candidati forniranno.