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Terremoto, dove le scuole “sicure” sono cadute per prime

Muccia è un Comune di nemmeno mille abitanti fra Camerino e Pieve Torina, in provincia di Macerata. Tutto il centro storico del paese è stato dichiarato “zona rossa”, gli edifici sono inagibili. Ma tutto sommato i crolli totali non sono molti, il panorama non è quello, sconvolgente, di altri centri completamente cancellati dai terremoti del 24 agosto, del 26 e 30 ottobre.

Da brivido, però, è osservare cosa è accaduto alla scuola del paese, il complesso che ospita sia la materna che le elementari. Edifici all’apparenza moderni e, soprattutto, costituiti di un solo piano. Che sembrano colpiti da una bomba.

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Ancora più spaventoso è ricordare che quelle scuole fino a poche ora prima dell’ultimo sisma erano piene di bambini. Gli edifici erano stati infatti dichiarati sicuri anche dopo il terremoto di agosto.

Non solo. Un’altra scuola è e rimasta distrutta a Fiastra, poco più di 15 km da Muccia. Un edificio costruito negli anni ’80, ristrutturato e messo a norma, rimasto illesa dopo il terremoto del 24 agosto e anche questo frequentato dai bambini fino al mattino stesso del sisma del 26 ottobre. Che per fortuna è avvenuto dopo le 21, quando le scuole erano chiuse.

Le scuole di Muccia prima del terremoto

Le scuole di Muccia prima del terremoto

Nella carta sismica d’Italia, Muccia è classificata in zona 1 (dove possono verificarsi fortissimi terremoti), Fiastra in zona 2 (dove possono verificarsi forti terremoti) .

Le immagini e il filmato sono dell’operatore Rai Saverio Simoncelli, girate per il Tg2.

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