La Camera dei Deputati ha approvato l’ordine del giorno, presentato dal deputato riminese del Pd Tiziano Arlotti, che impegna il Governo a valutare la possibilità di prevedere agevolazioni, nella forma di contributo in conto capitale, a favore delle imprese del turismo, anche stagionali, che abbiano subito o subiranno una riduzione significativa delle attività in seguito agli eventi sismici nonché di prevedere agevolazioni, nella forma di contributo in conto capitale, in favore delle imprese che stipulino contratti di assicurazione contro i rischi suddetti.
L’ordine del giorno rientra nel “decreto terremoto 2016”, approvato ieri all’unanimità, che dà esecuzione agli impegni assunti dal Parlamento immediatamente dopo gli eventi sismici che hanno colpito il centro Italia.
Nei 131 comuni colpiti sono presenti 889 strutture turistico ricettive, per un totale di oltre 20 mila posti letto; nelle nove province dell’Italia centrale interessate dagli eventi sismici si rileva la presenza di quasi 8.817 strutture turistico ricettive, con una capacità ricettiva superiore di 373.178 posti letto, che nel 2015 hanno ospitato oltre 19 milioni di pernottamenti; nel 2015, le aziende del settore turismo delle nove province hanno mediamente occupato quasi 40 mila dipendenti (38.562), con un picco di 50mila (50,193) nel mese di agosto; il turismo costituisce quindi uno dei motori dell’economia del territorio e una delle principali fonti di reddito e di occupazione.
«Questi territori – spiega l’on. Arlotti – hanno subito e stanno subendo pesanti contraccolpi per causa del sisma. Molte imprese hanno subito danni che determinano l’inagibilità delle strutture ricettive e altre si trovano nelle cosiddette zone rosse, quindi sostanzialmente inaccessibili. È fondamentale sostenerli al fine di agevolare la ripresa produttiva delle aziende, e di sostenere la permanenza delle imprese nelle aree interessate dal sisma e di contrastare lo spopolamento dei territori».
La Legge di Bilancio 2017 ha stanziato, a favore dei territori colpiti dallo sciame sismico, 7,1 miliardi di euro, di cui 6,1 miliardi (100 milioni di euro per l’anno 2017 e 200 milioni di euro annui dall’anno 2018 all’anno 2047) per la concessione del credito d’imposta maturato in relazione all’accesso ai finanziamenti agevolati, di durata venticinquennale, per la ricostruzione privata e 1 miliardo di euro (200 milioni di euro per l’anno 2017, 300 milioni di euro per l’anno 2018, 350 milioni di euro per l’anno 2019 e 150 milioni di euro per l’anno 2020) per la concessione dei contributi per la ricostruzione pubblica.
Un’ulteriore disposizione della Legge di Bilancio consente alle Regioni colpite di destinare, nell’ambito dei pertinenti programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2014-2020, ulteriori risorse, incluso il cofinanziamento nazionale, per un importo pari a 300 milioni di euro.