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Tecnopolo e Acqua Arena, indagati nel Comune di Rimini e fra i professionisti

Almeno un dirigente, due funzionari del Comune di Rimini e alcuni professionisti sono stati iscritti sul registro degli indagati della Procura della Repubblica. L’indagine è quella su Acqua Arena e Tecnopolo universitario, aperta due anni fa.

Fra i dirigenti indagati ci sarebbe anche Massimo Totti, che ha seguito in prima persona l’iter del Tecnopolo realizzato sull’area dell’ex Macello comunale.

L’ipotesi di reato sarebbe “falso in atto pubblico”, in quanto le carte non sarebbero corrisposte al reale stato dei lavori, ma gli avvisi non sarebbero ancora stati notificati agli indagati.

A far partire le indagini erano state le segnalazioni di alcune ditte interessate agli appalti, ma in seguito anche l’allora assessore Roberto Biagini aveva inviato una relazione alla Procura dopo aver raccolto informazioni fra i funzionari.

Per due anni su questa inchiesta era calato il silenzio più assoluto. Sotto la lente degli investigatori ci sarebbero soprattutto le modalità per realizzare il Tecnopolo di Rimini, inaugurato nel marzo 2017 dopo alcuni rinvii e varianti.

Per il centro universitario di via Dario Campana dalla Regione sono 2,3 milioni di euro: 1,5 per le infrastrutture edilizie e 1,3 per le attrezzature didattiche e di laboratorio.

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