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Teatro Novelli: grande stagione, futuro incerto

La stagione del Teatro “Ermete Novelli” di Rimini si presenta alla città indossando una nuova veste. A partire dalla grafica, a cura dello studio Moacca (di Susan Mohamed), che evoca lo sguardo umano verso l’immensità della natura, fino al programma diversificato per abbonamenti sempre più attenti alle diverse sensibilità degli spettatori.

«I punti cardine della stagione restano immutati: qualità, quantità e articolazione del percorso – spiega il Direttore dell’Istituzione Musica Teatro Eventi, Giampiero Piscaglia -. La qualità degli spettacoli scelti resta un aspetto fondamentale e la risposta di pubblico, in termini quantitativi, ce ne ha sempre dato atto. Accanto agli spettatori affezionati e agli abbonati, che rappresentano per noi un patrimonio di grande valore, non smettiamo mai di puntare anche a un rinnovamento di pubblico. Da qui la diversificazione dei percorsi che gli abbonati possono compiere».

La recente riforma teatrale ha compromesso la situazione a livello nazionale e anche il blocco del FUS non sta certamente aiutando gli enti. Tuttavia «Rimini mantiene una proposta assimilabile a un teatro di tradizione sentendosi pronta per accompagnare questi risultati in quello che sarà un nuovo spazio di riferimento, cioè il Teatro Galli», aggiunge Piscaglia.

«In un clima in cui talvolta le intromissioni pubbliche creano delle camicie di forza per la cultura – sottolinea l’assessore alle Arti del Comune di Rimini, Massimo Puliniqui si afferma una sorta di paradosso perché ci teniamo a mantenere nostra la programmazione senza farsi influenzare dalle linee della produzione teatrale come accade in altre realtà».

L’assessore alla domanda sul futuro del “Novelli” dopo la riapertura del “Galli” ha poi detto:«“Quella presentata oggi sarà l’ultima stagione senza il Galli, ma puntiamo a mantenere operativo anche il Novelli».

In cartellone si leggono infatti molti nomi che gravitano nei circuiti dei piccoli e grandi festival. La prima novità è aver accolto nel “Turno D Nuovo” anche la danza trasformandolo in “Tracce D Contemporaneo”, un percorso di ricerca articolato in otto spettacoli che vedrà sul palco alcune delle compagnie italiane tra le più interessanti e originali, spesso pluripremiate.

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“Il Volo”, foto di Davide Baldtrati

Ci saranno lavori che rompono il confine tra i generi, come Hamlet Travestie dei Punta Corsara, A U R E di Teatropersona, Antologia di S. di Muta Imago. Spettacoli che usano il linguaggio del corpo, dell’installazione visiva e sonora, del monologo d’autore come Crepare di rabbia di Ilaria Drago per Teatro della Centena, che mettono in scena i conflitti generazionali come La famiglia Campione de Gli Omini o tragedie civili legate alla condizione del lavoro, rappresentate da Il volo. La ballata dei picchettini del Teatro delle Albe.

 

Anuang'a

Anuang’a

Completano questo percorso quattro lavori della nuova danza, con gli assoli proposti in un’unica serata di tre danzatrici e coreografe come Simona Bertozzi, Annamaria Ajmone e Paola Bianchi, e un artista internazionale, Anuang’a, che reinterpreta la potenza ritmica della tradizione masai alla luce di suggestioni contemporanee.

 

Marinoni e Lazzareschi in "Fedra"

Marinoni e Lazzareschi in “Fedra”

La proposta dei Turni ABC resta fedele alla prosa e ai generi della commedia, della tragedia e del dramma moderno e contemporaneo, con un’incursione nel mondo del musical con un’opera celebre come Cabaret messa in scena dalla Compagnia della Rancia con Giampiero Ingrassia.

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“Ivanov” di Cecov con Gioele Dix

Sarà un percorso tra i grandi autori, che toccherà Il malato immaginario di Molière con Gioele Dix (e, tra gli altri, l’attrice riminese Linda Gennari), Cechov con Ivanov diretto e interpretato da Filippo Dini, che si è aggiudicato il Premio Le Maschere del Teatro 2016 per la miglior regia. Un testo classico come Fedra di Seneca viene riletto e allestito da Andrea De Rosa con protagonisti Laura Marinoni, Luca Lazzareschi e la riminese Tamara Balducci. Luca Zingaretti è regista e protagonista del provocatorio The Pride, spettacolo tratto dal testo del brillante drammaturgo e attore americano di origini greche Alexi Kaye Campbell.

"the pride", diretto e interpretato da Luca Zingaretti

“The pride”, diretto e interpretato da Luca Zingaretti

Infine, quattro veterani del teatro italiano: Umberto Orsini e Massimo Popolizio portano in scena Il prezzo, pièce del grande drammaturgo Arthur Miller, mentre Arianna Scommegna e Maria Paiato saranno Due donne che ballano, testo delicato e ironico di Josep Maria Benet i Jornet.

"Le prenom" con Gisell Szaniszlò, Alessia Giuliani, Davide Lorino, Aldo Ottobrino, Alberto Giusta (Foto-Bep Caroli)

“Le prenom” con Giselle Szaniszlò, Alessia Giuliani, Davide Lorino, Aldo Ottobrino, Alberto Giusta (Foto-Bep Caroli)

Gli spettacoli del Turno D altri percorsi accolgono anche altri linguaggi artistici: Federico Buffa, noto giornalista sportivo, dà voce con Le Olimpiadi del 1936 a un racconto ben documentato ed emozionante di un’Olimpiade sotto il nazismo che ha segnato la storia, influenzando anche drammaticamente la carriera sportiva di diversi atleti.

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“Le Olimpiadi del 1936”

Il Teatro Stabile di Genova propone l’adattamento italiano, firmato da Fausto Paravidino, di un testo brillante come Le prénom (Cena fra amici) che ha sbancato i botteghini dei teatri francesi ottenendo ben 6 Prix Molière. Aterballetto, fra le compagnie italiane di punta, torna sul palcoscenico del Teatro Novelli con due coreografie ispirate alle musiche di Tom Waits e Keith Jarrett. Musica protagonista con Paolo Rossi che interpreterà i brani di Gianmaria Testa. E con Simone Cristicchi che torna a Rimini con lo spettacolo Il secondo figlio di Dio – Vita, morte e miracoli di David Lazzaretti per la regia di Antonio Calenda. Classico e contemporaneo nelle due pièce che completano la programmazione: Lucia Lavia sarà Madame Bovary di Flaubert nella riscrittura di Letizia Russo mentre Moni Ovadia con Valeria Contadino e Mario Incudine portano in scena Il casellante, testo di Andrea Camilleri diretto da Giuseppe Dipasquale.

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Simone Cristicchi

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“Raffiche”

I percorsi del contemporaneo si ramificano e oltrepassano i confini. Per la stagione 2016/17 il cartellone si arricchisce di “Tracce continue”, una estensione fuori abbonamento della sezione dedicata al contemporaneo. Testimoni autorevoli di questa costante evoluzione sono i Motus, che dopo il debutto in programma a ottobre a Bologna, proporranno a Rimini Raffiche, spettacolo per la regia di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Il lavoro è una rivisitazione di Splendid’s, testo di Jean Genet che la compagnia riminese per prima rappresentò in Italia nel 2002, a cura di Magdalena Barile e Luca Scarlini. Quattordici anni dopo i Motus riprendono in mano quel testo e lo trasformano, usando come allora il Grand Hotel di Rimini quale teatro d’eccezione. Un appuntamento straordinario presentato in occasione dei 25 anni di attività della compagnia. Tracce continue comprende anche la collaborazione con due realtà del territorio come il Teatro della Centena per il festival Le Voci dell’anima in programma a fine ottobre al Teatro degli Atti e il Mulino di Amleto, con cui il Teatro Novelli organizzerà due spettacoli della rassegna Odissee ospitati nello spazio in via del Castoro: Giulia Pont con Ti lascio perché ho finito l’ossitocina e Quotidiana.com con Io muoio tu mangi.

E ancora, un altro appuntamento al Teatro degli Atti nel segno della scrittura contemporanea con Ingmar, lettura scenica dedicata a Ingmar Bergman su testo di Davide Brullo, con Silvio Castiglioni e Daniela Giovanetti, il canto di Norina Angelini, le immagini di Massimo Salvucci, un viaggio nella mente del genio della cinematografia mondiale, su un testo inedito e originale, ispirato lontanamente ai Tre diari, che racconta il precipizio della malattia di Ingrid e la sua morte.

Fuori abbonamento, Teresa Mannino, cabarettista lanciata da Zelig protagonista del monologo Sono nata il ventitrè. Fascino intramontabile per La principessa Sissi, portata in scena dalla Compagnia Corrado Abbati, mentre è tutto da scoprire The human jukebo, il nuovo spettacolo dei poliedrici Oblivion. Risate, talvolta anche amare, garantite con Alessandro Bergonzoni che torna al Novelli con un suo ‘classico’, Nessi.

Giorgio Pasotti

Giorgio Pasotti

Anche Rimini aderisce infine alla prima giornata nazionale dello spettacolo dal vivo, promossa da Mibact e Agis per il 22 ottobre e lo fa allestendo un programma ricco di contenuti in particolare rivolto ai più giovani. Il sipario si alza alle 10 al Teatro degli Atti con Diario Segreto Di Pollicino, lettura scenica a partire dal testo di Philippe Lechermeier proposta da Teatro Patalò e rivolta agli spettatori più piccoli. Quasi in contemporanea (ore 10.30) sul palcoscenico del Novelli salirà Giorgio Pasotti, per un viaggio nella drammaturgia Da Shakespeare a Pirandello. In serata invece Mario Pirovano porterà in scena al Teatro degli Atti un ‘classico’ del premio Nobel Dario Fo, Mistero Buffo. Tutti gli spettacoli di questa giornata saranno a ingresso libero fino a esaurimento posti (per le scuole prenotazione obbligatoria).

 

L’appuntamento per il rinnovo degli abbonamenti della stagione è invece dall’1 al 4 ottobre al Teatro Novelli, mentre i nuovi abbonamenti si potranno sottoscrivere a partire da domenica 16 ottobre. Info biglietteria: Teatro Novelli, via Cappellini 3. Tel. 0541 793811, biglietteriateatro@comune.rimini.it
Tutto il programma su: www.teatroermetenovelli.it

Irene Gulminelli

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