“Con l’inaugurazione del Teatro Galli, Rimini si conferma una città sempre più attenta alla cultura, candidandosi a diventare in Regione un vero e proprio punto di riferimento“. Così il Presidente della Regione Emilia – Romagna Stefano Bonaccini ha commentato il programma degli eventi inaugurali del Teatro Galli a margine della conferenza stampa di presentazione avvenuta questa mattina a Bologna nella sede della Regione, in Via Aldo Moro. Bonaccini non ha risparmiato un commento di stampo politico sull’evento, atteso per il 28 ottobre.”Viviamo tempi bui in cui si erigono muri, l’apertura di un Teatro nel cuore di una città, è un teatro riconsegnato ai riminesi, alla Regione e all’Italia intera. E quindi è un atto che va in controtendenza rispetto a quanto vediamo in questi mesi“.
Lontano dalle sale stampa provinciali e comunali sono stati snocciolati i numeri relativi agli investimenti pubblici fatti da Comune e Regione. Quello complessivo è di 37 milioni, 31,7 dei quali finanziati con risorse comunali, 4,7 provenienti dai fondi euroei Por Fesr girati dalla Regione che ha stanziato un contributo di 400.000 euro per la realizzazione della programmazione artistica.
Il sindaco Andrea Gnassi parlando al cospetto della stampa nazionale e regionale ha definito la riapertura del Galli “un evento simbolico, capace di dire al mondo che Rimini non si è piegata solo alla cultura dell’ombrellone. La stessa che negli ultimi anni ha oscurato tutte le potenzialità che questa città può esprimere sotto il profilo culturale. Vogliamo che il Teatro Galli diventi una fabbrica di cultura per 365 giorni all’anno e che a beneficiarne sia tutto il Belpaese non solo Rimini“. Per il primo cittadino il vero punto di svolta sarà l’apertura del Museo dedicato a Fellini che sorgerà in parte nell’area di Piazza Malatesta, che sara riqualificata a breve. Per Bonaccini “si apre una stagione importante per la vita culturale della Regione. Non solo la riapertura del Galli, ma anche quella del Museo Fellini a cento anni dalla nascita, nel 2020. In quell’anno Parma sarà la Capitale Italiana della Cultura mentre nel 2021 a Ravenna si celebreranno i 300 anni dalla morte di Dante Alighieri“.