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Tanti gli eventi per il 73° anniversario della Liberazione di Santarcangelo

Quest’anno le iniziative per ricordare il 73° anniversario della Liberazione di Santarcangelo dal nazifascismo si preannunciano particolarmente ricche e diversificate. Il Comitato cittadino antifascista – tavolo di lavoro presieduto dal sindaco Alice Parma che riunisce amministrazione comunale, Anpi, associazioni del territorio, scuole e forze politiche locali – ha infatti coordinato l’organizzazione di una serie di eventi a partire da sabato 23 settembre fino a giovedì 28 settembre.

Le celebrazioni istituzionali della ricorrenza si svolgeranno sabato 23 settembre alle ore 9,30 in un luogo particolare: l’abitazione al numero 23 di via Verdi, che negli anni della lotta per la Liberazione ospitava la bottega del fabbro Alfonso Giorgetti, vero centro nevralgico della Resistenza santarcangiolese. Proprio Giorgetti sarà ricordato dal sindaco Alice Parma e dal presidente provinciale dell’ANPI Giusi Delvecchio, insieme a eredi e familiari, con l’installazione di una targa che entrerà a far parte del percorso “Memoria dei luoghi, memoria delle voci”, nato nel 2014 su iniziativa del Comitato cittadino antifascista. Alla commemorazione, aperta a tutta la cittadinanza, saranno invitate anche le scuole di Santarcangelo.

Domenica 24 settembre è in programma invece l’evento “In bici tra comunità e natura per la Liberazione di Santarcangelo”, articolato in diversi momenti a partire dal pomeriggio. L’iniziativa – organizzata dall’ANPI in collaborazione con associazione Mutonia, Grotta Rossa e amministrazione comunale – rientra nel ricco cartellone di Itacà – Festival del turismo responsabile, che si svolgerà tra Rimini e provincia dal 16 al 24 settembre. Il Comitato cittadino antifascista ha raccolto l’invito a partecipare con un evento che coniuga memoria e turismo sostenibile: una biciclettata che partirà alle ore 16 da Rimini (ponte di Tiberio) per arrivare intorno alle 17 a Mutonia, dove avrà luogo una visita del parco, l’incontro con gli abitanti e un dj set live. Da Mutonia si proseguirà verso il centro cittadino per seguire l’itinerario “Memoria dei luoghi, memoria delle voci”: alle ore 20 sotto il porticato del municipio l’incontro con la Big Band di Santarcangelo, che accompagnerà i presenti fino ai Pratini di via Ruggeri per un aperitivo outdoor. Alle ore 21,15 il gran finale: il Lavatoio ospiterà infatti la presentazione del libro “La notte delle bandierine rosse” di Serino Baldazzi e Gianni Fucci, preziosa testimonianza della Resistenza a Santarcangelo, nella riedizione curata dall’ANPI in collaborazione con il poeta. La serata sarà accompagnata da letture tratte dal libro, clip di una video intervista a Gianni Fucci e dalla musica di Alessio Lega, mentre la biciclettata pomeridiana sarà seguita in diretta da Radio 100 PASSI, web radio nata per seguire le orme di Peppino Impastato nel contrasto a tutte le mafie. In caso di maltempo saranno annullate la biciclettata, la visita a Mutonia e l’itinerario della memoria accompagnato dalla banda musicale, mentre l’aperitivo si svolgerà all’interno del Lavatoio prima della presentazione del libro.

Le iniziative per il 73° anniversario della Liberazione di Santarcangelo si concluderanno nella serata di giovedì 28 settembre: alle ore 21 in biblioteca sarà presentato il volume “Per non dimenticare Rino Molari” di Pier Gabriele Molari e Luciano Casali, alla presenza degli autori. Il libro – racconto della breve vita di una persona forte dei propri ideali, che non ha mai esitato a dimostrare la propria scelta di libertà – sarà presentato in anteprima dai due autori anche il primo giorno di scuola (venerdì 15 settembre) in un incontro dedicato agli studenti iscritti al primo anno dell’ITSE “Rino Molari”.
Alfonso Giorgetti – Nato a Santarcangelo di Romagna il 20 ottobre 1910, conosciuto in paese come Fonso ad Vigi. Fabbro, presidente della locale Società operaia di mutuo soccorso, prese parte alla lotta di Liberazione e fu membro del Comitato di liberazione nazionale di Santarcangelo in rappresentanza della Democrazia cristiana, insieme ad Amedeo Amadei (Pd’A), Cornelio Balducci (PCI), Primo Bellettini (PRI) e Achille Franchini (PSI).

Rino Molari – Nato a Santarcangelo di Romagna il 9 maggio 1911, insegnante, subito dopo la caduta del fascismo, si adoprò per costituire a Santarcangelo di Romagna un primo nucleo antifascista, nel quale entrò come rappresentante della DC. In seguito, sopravvenuto l’armistizio, Molari si diede ad organizzare rifugi per i ricercati politici e i militari sbandati, a mettere in piedi i primi collegamenti tra i gruppi che si stavano costituendo per la lotta armata contro i nazifascisti, a diffondere la stampa clandestina. Partigiano dell’ottava Brigata Garibaldi, l’insegnante fondò il CLN di Santarcangelo in collegamento con i comitati di Rimini, Riccione, Morciano, Pesaro e Novafeltria, dove risiedeva. Il 27 aprile 1944 (in seguito a una spiata di Giuseppe Ascoli), Rino Molari cadde nelle mani dei fascisti a Riccione. Tradotto a Cesena, fu poi rinchiuso nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna, a disposizione delle SS. L’insegnante rimase in cella, sottoposto a tortura sino al 6 giugno, quando i tedeschi decisero il suo trasferimento nel campo di concentramento di Fossoli. Rinchiuso nella baracca 16 A, Molari fu immatricolato col numero 1406. Poco più di un mese dopo, con altri 66 martiri, fu trucidato dai nazifascisti nel poligono di tiro a segno di Cibeno. Dopo la Liberazione, a Rino Molari è stato intitolato l’Istituto tecnico statale commerciale di Santarcangelo di Romagna; portano il suo nome pure strade del suo paese natale, di Riccione, di Novafeltria (dove a lui è stata anche intitolata una struttura sportiva).

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