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Tabaccaio senza POS, prima multa a Rimini

Nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, a seguito delle nuove misure di legge hanno accertato la violazione commessa dal titolare di un Bar Tabaccheria che non ha permesso di effettuare l’acquisto di un pacchetto di sigarette per un valore di 5 euro ad un cliente in quanto non accettava pagamenti con il POS asserendo di non averlo istallato.

Il controllo, condotto dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Rimini, trae origine da una segnalazione effettuata da un cittadino mediante il servizio di pubblica utilità “117” presso la Sala Operativa del Comando Provinciale Rimini.

I militari hanno, pertanto, proceduto alla contestazione della violazione nei confronti della titolare dell’esercizio commerciale, nonché alla trasmissione del rapporto, come previsto dall’art 15 del D.L. n. 179/2012, al Prefetto di Rimini, Autorità competente per l’irrogazione della sanzione amministrativa pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale è stata rifiutata l’accettazione del pagamento, con l’esclusione della possibilità di avvalersi del pagamento in misura ridotta.

L’obbligo di accettazione di tale tipologia di pagamenti è indipendente dall’entità del corrispettivo, dalle modalità di svolgimento dell’attività e dalla natura del cedente o prestatore (imprenditore, professionista, ente non commerciale per l’attività commerciale) ricadendo pertanto su una vasta platea di operatori economici.

Inoltre, la sanzione scatta solamente se il consumatore si vede negare il pagamento elettronico dal commerciante, dall’esercente o dal professionista e non in base all’eventuale indisponibilità da parte dell’esercente del c.d. Point of Sales o POS. Resta fermo il diritto del consumatore di scegliere liberamente la modalità di pagamento, digitale o contante.

La sanzione non è applicabile nei casi di oggettiva impossibilità tecnica, configurabili, per esempio, nel caso di evidenti problemi di connettività o di malfunzionamenti tecnici dei dispositivi utilizzati per l’accettazione dei pagamenti elettronici.

Le attività di controllo e di contestazione proseguiranno in considerazione delle numerose segnalazioni, che evidenziano, tra l’altro, l’impossibilità di poter effettuare acquisti con la carta di debito, pervenute dopo l’entrata in vigore dell’obbligo in parola, al servizio di pubblica utilità “117”, confermando il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrastare i fenomeni di concorrenza sleale tra le imprese che producono effettivi negativi sull’economia del territorio.

 

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