Luca Bosco, Candidato Consigliere Movimento 5 stelle a Riccione e Giovanni Cafagna, Presidente Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali,
ci hanno fatto pervenire le loro considerazione sull’attuale dibattito riguardante i voucher.
“I voucher sono nati per pagare piccoli lavori accessori nel campo del giardinaggio, insegnamento privato, collaborazioni familiari ecc…, ma nella pratica spesso sono stati utilizzati nel settore turismo solo come un corridoio verso il contratto di lavoro, sfruttando l’utilizzo del massimale prima della vera assunzione a termine”, dicono i due esponenti del movimento 5 Stelle.
Essere pagati in voucher per un lavoratore dipendente serve a poco e niente, vi è una copertura INAIL ed una minima ed inutile copertura contributiva (a titolo di esempio non danno diritto alle prestazioni a sostegno del reddito INPS come maternità, disoccupazione, assegni familiari), il vantaggio è tutto a favore del datore di lavoro.
Se è vero che il mondo del lavoro – proseguono – va sempre più nella direzione della flessibilità, è anche vero che alcuni diritti fondamentali, come quello all’abitazione, sono ancorati alla stabilità del lavoro, diventa molto difficile addirittura riuscire a trovare chi concede abitazioni in locazione ai lavoratori con contratto a tempo determinato, impossibile ed impensabile con i voucher.
Per una provincia come quella Riminese, con decine di migliaia di lavoratori impiegati nelle attività del turismo, già caratterizzate purtroppo da una stagionalità molto corta, un serio intervento sarebbe l’istituzione della categoria dei lavoratori stagionali, magari pensando ad un sussidio di disoccupazione ad hoc.
L’introduzione della NASPI quale nuova disciplina della disoccupazione ha portato ad un grande impoverimento per le famiglie di questa categoria di lavoratori, è servita a poco anche la correzione introdotta con i correttivi del Jobs Act, prima della riforma queste famiglie potevano contare su una copertura quasi totale dei mesi invernali, ad oggi invece questa risulta essere inefficiente.
Ci troviamo dinanzi a lavoratori che vengono impiegati – afferma il comunicato – anche per 11 ore al giorno senza giorno di riposo per circa 4 mesi, persone che rappresentano la spina dorsale della Riviera Adriatica, che con grande professionalità accolgono milioni di turisti, ma che spesso, oramai troppo spesso vengono dimenticati dalle istituzioni.
Comprendiamo anche le difficoltà delle imprese turistiche a carattere stagionale, con una pressione fiscale purtroppo davvero elevata rapportata ai mesi di lavoro effettivo ed è per questo che auspichiamo magari ad una totale rivisitazione della categoria lavorando di concerto con le imprese ed i lavoratori interessati, parallelamente quindi all’istituzione della categoria dei lavoratori stagionali si dovrebbe concedere a questo tipo di imprese un alleggerimento della pressione fiscale per le assunzioni di questi lavoratori, positivo il recente riconoscimento della deduzione parziale del costo dei lavoratori stagionali ai fini IRAP ma non è ancora abbastanza.
Per territori che vivono fortemente di stagionalità – concludono – è di fondamentale importanza, l’impoverimento di questi lavoratori ha determinato un danno per l’intero indotto, impoverendo l’economia locale”.
Luca Bosco
Candidato Consigliere Movimento 5 stelle Riccione
Giovanni Cafagna
Presidente Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali
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