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Sugo con gli strìdoli, la “morte” della tagliatella

Stridoli, strigoli, streidul, strigul, carletti…

Tanti nomi per un’unica erba, dal nome scientifico di “silene vulgaris“.
Ha foglie tenere, leggermente carnose e dal sapore che ricorda l’asparago e lo spinacio o i piselli appena colti.

In primavera genera un fiore a palloncino che, schiacciato, emette il suono di un leggero scoppio: da qui un altro nome popolare: “schioppetini”.

Con i suoi fiori a bulbo la silene cresce spontanea in tutt’Italia. In Romagna si può trovare da marzo a ottobre, vicino ai corsi d’acqua, in pianura e in collina.

Molto apprezzati in cucina, gli stridoli si mangiano crudi e mescolati all’insalata, ma anche cotti, in frittate, in ripieni per pasta e come base di condimenti.

In Romagna, comunque, stridoli sono sinonimo di sugo per tagliatelle. “La sua morte”, come si suol dire.

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Una volta si andavano a raccogliere, in questo periodo di giornate tiepide e soleggiate, durante la quotidiana cernita di erbe spontanee e commestibili di cui le arzdore erano maestre. Attività indispensabile alla sopravvivenza di persone e di animali (l’érba prì cunéi – l’erba per i conigli).

Spesa a chilometro zero e a costo zero, per cui si partiva con coltellino e falcetto e si tornava col sacco e con il grembiule (la faldèda) carichi di rosole, scarpigni e compagnia bella. Gli stridoli, con le tenere foglie dei loro germogli, andavano a formare dei piccoli mazzetti, che oggi possiamo trovare anche sui banchi degli ortolani.

Così abbiamo fatto (l’amico ortolano, non la scampagnata) per preparare il nostro sugo della domenica, con il quale condire tagliatelle o strozzapreti.

Ingredienti per quattro persone:

  • 300 gr. di stridoli lavati e spezzettati
  • due scalogni
  • 600 gr. di salsa di pomodoro
  • 50 gr. di pancetta
  • mezzo bicchiere di vino bianco secco
  • olio, sale e pepe.

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Preparazione:

soffriggere nell’olio gli scalogni tritati e la pancetta a cubetti. Aggiungere il vino bianco e lasciare evaporare. Aggiungere gli stridoli, lasciare appassire per circa 5 minuti e aggiungere la salsa di pomodoro. Aggiustare di sale e pepe e cuocere per circa 30 minuti.
Gustare il sugo, come detto, accompagnandolo ad una buona pasta fatta a mano, rifinendo il tutto con del parmigiano grattugiato.

Buon appetito!

Maria Cristina Muccioli

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