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Stupri Rimini, petizione a Gentiloni per concedere l’estradizione in Polonia

“La Polonia ha comunicato, tramite il viceministro della Giustizia Patryk Jaki, che chiederà l’estradizione degli arrestati. I quattro sono accusati di avere stuprato una turista polacca e di avere picchiato il suo compagno e di averli entrambi rapinati. Il viceministro Jaki ha detto che i quattro dovrebbero affrontare una punizione molto severa per avere commesso questi crimini. Le autorità polacche hanno aperto sull’attacco una loro propria inchiesta.
Accogliamo la richiesta per essere certi che scontino davvero la pena e per non ritrovarceli dopo la prigione ancora in Italia”. 

Questo il testo della petizione on line (su www.change.org) indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, e al  Ministro degli Affari Esteri, Angelino Alfano.

L’iniziativa è di Gianluca Boari (nella foto), consigliere di Zona della Lega Nord a Lambrate , quartiere di Milano. La petizione ha raccolto quasi 900 sostenitori in meno di 24 ore.

Intanto si succedono i dettagli e le indiscrezioni riguardo alle violenze subite a Rimini dalla coppia polacca e dalla transessuale peruviana. Gli stessi minorenni che ne sono accusati avrebbero confermato agli inquirenti sevizie feroci e ripetute, contro la peruviana ancor più che sulla coppia, pure continuando ad addossarne la responsabilità principale all’unico maggiorenne del branco,  il 20enne congolese Guerlin Butungu.

Quest’ultimo si è visto confermare l’arresto dal Gip Vinicio Cantarin. Presto per Butungu arriverà la decisione sulla misura cautelare, che per i tre minori è invece già stata comminata dal Gip del tribunale per i minorenni di Bologna Anna Filocam: custodia cautelare in carcere per tutti e tre gli indagati, che saranno tenuti separati per non farli comunicare tra di loro.

A differenza dalle prime dichiarazioni, ora pare che tutti riconoscano i loro addebiti, anche se proseguono nel rimpallo delle responsabilità.

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