E’ fissata per l’8 febbraio la prima udienza del processo con rito abbreviato che vedrà imputati i tre minorenni accusati degli stupri di Miramare del 26 agosto scorso ai danni di una giovane turista polacca e di una trans peruviana, oltre aver picchiato e rapinato sia loro che il compagno della straniera.
I due fratelli di 15 e 17 anni originari del Marocco e l’amico 16enne di provenienza nigeriana, tutti residenti del pesarese, dovranno comparire di fronte al giudice del Tribunale dei minori di Bologna.
Per fatti di quella drammatica nottata il Tribunale di Rimini ha già condannato in primo grado a 16 anni di carcere l’unico maggiorenne del gruppo, Guerling Butungu, 20 enne congolese e reo confesso. Per aver ammesso le sue colpe, Butungu aveva usufruito di uno sconto di pena, che ora potrebbe essere applicato anche ai minorenni sia per essersi consegnati spontaneamente e aver confessato, sia per effetto del rito abbreviato.
Il Tribunale di Ancona non aveva rinnovato il permesso di soggiorno ai genitori marocchini dei due fratelli. L’uomo, che aveva riconosciuto per primo i propri figli dai filmati diffusi dalla forze dell’ordine e li aveva deununciati, prima dell’espulsione deve finire di scontare delle pene in Italia e comunque aveva dimostrato una pessima condotta; in passato era stato infatti condannato per furto, oltraggio a pubblico ufficiale, guida in stato di ebbrezza, detenzione e spaccio di droga, porto abusivo d’armi ed evasione.
