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Stupri Miramare, Butungu in Cassazione il 12 dicembre. Ancora niente cittadinanza per la trans

Il 12 dicembre, la Corte di Cassazione esaminerà il ricorso di Guerlin Butungu, che a capo di una banda di minorenni nell’agosto del 2017 a Miramare aveva stuprato, pestato e rapinato una coppia di polacchi e una trans peruviana. Il congolese, ventenne all’epoca dei fatti, era stato condannato in primo grado a 16 anni di carcere dal tribunale di Rimini, pena poi confermata dalla corte d’appello di Bologna. E’ l’avvocato delle vittime, Maurizio Ghinelli, a comunicare la data della prima udienza a Roma.

La difesa di Butungu aveva sempre sostenuto la carenza di prove sufficienti a dimostrare l’effettivo ruolo del suo assistito in quella notte di violenza selvaggia, mentre sarebbero ignorate le possibili circostanze attenuanti,

Gli altri tre membri della banda che hanno attaccato turisti polacchi, figli adolescenti di immigrati dal Marocco e dalla Nigeria, sono stati condannati dal tribunale minorile a 9 anni e 8 mesi, sentenza confermata in appello.

Resta invece ancora in attesa la richiesta di cittadinanza italiana avanzata dalla trans peruviana vittima delle violenze e che con la sua testimonianza era stata determinante per l’identificazione dei colpevoli. La domanda era stata caldeggiata e inoltrata al presidente della Repubblica dall’allora questore di Rimini Maurizio Improta nel 2017. La transessuale, in Italia da 17 anni, ha lasciato la strada dove si prostituiva dopo aver svolto molti lavori e secondo il suo legale avrebbe già da tempo i requisiti per la richiesta della cittadinanza. Ma finora il suo desiderio non è stato accolto.

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