Cerca
Home > Cronaca > Storie di ordinaria follia giudiziaria: a processo la Giunta di Rimini di 41 anni fa

Storie di ordinaria follia giudiziaria: a processo la Giunta di Rimini di 41 anni fa

41 anni fa, nel 1976, esce nelle sale cinematografiche il Casanova di Fellini.

Esce il primo numero del quotidiano La Repubblica.
La Corte di Cassazione condanna il film Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci: viene vietata la proiezione e vengono bruciate tutte le copie del film.
La Lira viene di fatto svalutata del 12%. Colpo di Stato militare in Argentina. Terremoto del Friuli, 965 morti, 3.000 feriti, 45.000 senzatetto.
Il Torino guidato da Luigi Radice vince lo scudetto dopo ventisette anni.
Felice Gimondi vince il 59º Giro d’Italia.
Bettino Craxi è eletto nuovo segretario del PSI.
Si aprono a Montréal (Canada) i XXI Giochi Olimpici.
Si forma il terzo governo Andreotti, monocolore DC con appoggio esterno di PLI, PRI, PSDI, PSI e, per la prima volta, di PCI e Indipendenti di sinistra.
Al Nürburgring, Niki Lauda su Ferrari rimane gravemente ferito durante il Gran Premio di Germania.
A Wimbledon la squadra italiana di tennis vince la finale europea di Coppa Davis.
Muore Mao Tse-Tung,.
La FIAT annuncia che la Libia del colonnello Gheddafi entrerà nel capitale della casa torinese investendo 415 milioni di dollari.

41 anni, fa, con delibera n. 864 del 27 aprile 1976  la Giunta Municipale di Rimini deliberava:

  • di “fare luogo, mediante appalto concorso, alla progettazione e costruzione di edificio in muratura tradizionale o in soluzione industrializzata ad uso scuola elementare a 10 aule con palestra (anche per uso extrascolastico) da erigere in Rimini località Celle”;
  • “di procedere all’acquisizione dell’area occorrente mediante procedura espropriativa approvando quindi i relativi elaborati: relazione esplicativa – elenco dei beni – piano particellare – tavola di perimetrazione dei centri edificati – tavola di azzonamento P.P.G. – tavola di P.R.G.V.”;
  • “di dare mandato al Sindaco di procedere ad ogni atto necessario sia all’esproprio che alla eventuale occupazione di urgenza nonché di dedurre alle osservazioni che venissero presentate dagli interessati”;
  • veniva determinata l’indennità provvisoria di espropriazione da corrispondersi agli aventi diritto, determinata in £. 23.884855 in favore di Vannucci Carlo e Dario e in £. 10.040.196 in favore di Turchi Tullia.

Contro l’indennità di esproprio, la proprietà dell’area fece una serie di ricorsi.

Il tribunale di Rimini, con sentenza n. 323 del 17 giugno 1995, previa acquisizione di CTU in base alla quale risultava accertato come l’area occupata fosse ormai destinata irreversibilmente alla realizzazione dell’opera pubblica, in accoglimento della domanda condannava l’ente locale al pagamento in favore dei signori Vannucci della somma di lire 161.436.000 a titolo di risarcimento danni per l’acquisto della proprietà dell’area in conseguenza della “accessione invertita”, con interessi legali a decorrere dal 12 novembre 1976 (data di inizio della occupazione) e rivalutazione monetaria dal 20 dicembre 1977 (data di conclusione dei lavori), nonché alla rifusione delle spese liquidate in complessive lire 11.544.000.

Il Comune ha provveduto, nel 2005,  a liquidare i proprietari per la somma di € 988.695,65 (comprensiva degli interessi e del valore dei terreni espropriati). La liquidazione è avvenuta a conclusione dei ricorsi presentati dalla proprietà dei terreni contro l’esproprio ed il valore dei terreni.
A fronte di questa liquidazione la proprietà (Vannucci) portava a conoscenza (nel 2006) del Procuratore Regionale della Corte dei Corti per l’Emilia Romagna la vicenda in esame chiedendo “verifiche per eventuali responsabilità da parte dei Pubblici Amministratori, tecnici, Dirigenti, Avv., accertamenti, provvedimenti.

Da allora inizia il procedimento presso la Corte dei Conti nei confronti degli amministratori che hanno approvato le delibere 41 anni fa:
Pagliarani Nicola, Zaffagnini Zeno, Tomasetti Giuseppe, Zannuccoli Giancarlo, Cappellini Aldo Mario, Lugaresi Massimo Attilio, Grossi Giorgio e Botteghi Giovanni Pietro, Bettuzzi Augusto, Cagnoni Lorenzo e Pavani Roberto (funzionario ufficio espropri comune di Rimini di allora).

La Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Regionale per l’Emilia-Romagna dichiara l’intervenuta prescrizione dell’azione di responsabilità promossa dalla Procura Regionale con atto di citazione in data 27 ottobre 2008 nei confronti dei sigg.ri Pagliarani Nicola, Zaffagnini Zeno, Cagnoni Lorenzo, Tomasetti Giuseppe, Zannuccoli Giancarlo, Cappellini Aldo Mario, Bettuzzi Augusto, Lugaresi Attilio Massimo, Grossi Giorgio e Botteghi Giovanni Pietro ed assolve Roberto Pavani (funzionario dell’ufficio espropri del Comune di Rimini di allora).

Contro la sentenza di prescrizione, la Procura della Corte dei Conti di Bologna fa appello.

La sezione seconda giurisdizionale centrale a Roma si pronuncia il 15 dicembre 2015 e dichiara che non è prescritta l’azione esercitata dalla Procura regionale per l’Emilia Romagna rinviando la controversia ai giudici di primo grado affinché la decida nel merito. La sentenza viene pubblicata il 21 giugno del 2017 (dopo 18 mesi).

Escono dal procedimento perché deceduti PAGLIARANI Nicola e BOTTEGHI Giovanni Pietro

Morale. Dopo 41 anni gli amministratori di allora si ritrovano a processo presso la Corte dei Conti per una vicenda che riguarda procedura per realizzare una scuola. Scuola realizzata e finita da quasi 40 anni.

Ultimi Articoli

Scroll Up