Cerca
Home > Ultima ora > Stefania Craxi a Riccione per il No al referendum

Stefania Craxi a Riccione per il No al referendum

Prosegue l’impegno di Forza Italia Riccione a sostegno del NO all’approvazione definitiva della riforma della Costituzione.

“Il ddl Renzi-Boschi che non ha ottenuto la maggioranza dei 2/3 dei voti nè alla Camera nè al Senato. La riforma di una minoranza diventata maggioranza solo sulla carta grazie alla sovra rappresentazione parlamentare fornita da una legge elettorale dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale. La riforma di un governo non eletto che con prepotenza vuole mettere mano alla Carta che rappresenta l’identità politica di un popolo”. Così ha introdotto ieri sera Licia Fabbri, presso l’Hotel Corallo, passando poi la parola ai suoi ospiti Mario Barbi, Comitato dei Riformisti per il No, che ha parlato di “de-forma” Costituzionale, spiegando perché il no è più utile del si, perché le promesse che fa non vengono mantenute: “Assistiamo quotidianamente ad una battente tele promozione che ci parla di semplificazione, di superamento del bicameralismo paritario, di riduzione dei costi. La semplificazione del procedimento legislativo non ci sarà, ci sarà, anzi, una complicazione, perché si passerà da 1 a ben 10 procedimenti. Non verrà superato il bicameralismo paritario, ma, anzi, si creerà più confusione e la riduzione dei costi è un argomento davvero demagogico e per la parte che avverrà, veramente limitata.
La razionalizzazione dei rapporti tra Stato e Regioni, vedrà una distribuzione delle materie in senso restrittivo per le Regioni, mentre per l’altro verso ci sarà una complicazione formidabile nei rapporti Stato e Regioni per l’introduzione di un Senato che è la cosa peggiore che si possa immaginare.
Solo la composizione del nuovo Senato è ragione sufficiente per votare NO, composto da senatori che sono stati eletti per svolgere un’altra funzione a tempo pieno, consiglieri regionali e sindaci, chiamati a svolgere un altro compito a tempo pieno, con connotati differenti per la natura stessa del ruolo”.

Infine,  è intervenuta Stefania Craxi (nella foto):
“Vorrei parlare un po’ in inglese, la lingua preferita da banchieri, finanzieri, da quei governi internazionali che fanno i costituenti con la Costituzione altrui e anche dal nostro Presidente del Consiglio. Gli strateghi che lo consigliano gli hanno detto di usare il “fear factor”, io, che preferisco l’italiano, traduco, il fattore paura. La strategia di Renzi ci dice che se al referendum vince il si, succederà di tutto… i mercati ci aggrediranno, quando invece la Brexit e le elezioni di Trump ci dimostrano come i mercati si adeguano e se i mercati vogliono qualcosa, sia nell’interesse dei cittadini italiani, dice cadrà il Governo, ne sono caduti tanti, gli ultimi tre non li abbiamo neanche scelti, morto un Papa se ne fa un altro” ELETTO e si mette così mano alla legge elettorale, “dice lo spread è risalito, ma è risalito esattamente per la ragione contraria, noi siamo instabili perché le rodomontate di questo signore hanno cacciato il paese in un tunnel che è fatto di crisi economica, degrado politico, istituzionale e morale. Siamo definiti instabili perché questo signore continua a raccontare balle a questo Paese, da 1000 e più giorni, tutti i giorni e lo fa in modo cinico… questo mi fa paura.
Mi fa paura un presidente del consiglio che pretende la legittimazione popolare da un referendum perché non l’ha mai avuta dalle urne. Mi fa paura un gruppo di potere così ristretto, così provinciale, nonostante questo, così pericoloso. Questa è una battaglia politica tra chi non vuole la Repubblica delle oligarchie, tra chi pensa che i popoli esistono e che in democrazia la prima cosa che deve contare è la volontà popolare”.

Ultimi Articoli

Scroll Up