In merito alle recenti vicende relative alla situazione dei trasporti in Romagna, alle proteste dei sindacati e alle ultime dichiarazioni dell’Amministrazione Comunale, Monica Zanzani (ex presidente di Agenzia Mobilità), invia la nota che di seguito pubblichiamo:
“I consigli di amministrazione di Agenzia Mobilità da tempo segnalavano l’anomalia del costo del contratto di trasporto pubblico agli enti soci, sotto la mia presidenza e’ stata fatta la ricostruzione del costo corretto e non posso dire di avere avuto rapporti idilliaci nè con i sindacati nè con questa amministrazione che sicuramente non mi ha sostenuta nel tentativo spingere il gestore alla riduzione del costo del trasporto pubblico.
Rammento piu’ incontri e anche un assemblea dei soci nei quali si tentava di giustificare la corresponsione di un corrispettivo maggiore a fronte di nessuna contropartita, proposta di razionalizzazione, riduzione od ottimizzazione dei costi.
Oltre tutto il corrispettivo contenuto nell’ordine di servizio era ampiamente superiore a quanto determinato da studi specifici commissionati dalla regione e con ogni probabilità con quello proposto oggi.
L’unica cosa che questa amministrazione e’ riuscita a fare e’ stata quella di mantenere alto, a spese dei cittadini, l’ingiustificato livello di contribuzione alla partecipata che gestisce il servizio di trasporto pubblico, oltre tutto con qualità discutibile.
Nulla e’ stato fatto per imporre la razionalizzazione dei costi continuando a dimenticare che gli obiettivi di efficienza sono elemento indispensabile al fine di rendere la società di gestione, di proprietà pubblica, un competitor concorrenziale in prossimità della gara, ora non piu’ rinviabile, con conseguente mantenimento e tutela dei livelli occupazionali.
E’ evidente che, con quella contribuzione, l’attuale gestore e’ improbabile possa aggiudicarsi la gara, quindi l’amministrazione deve ridurre il costo, forse anche per questioni di bilancio, di conseguenza riduce il corrispettivo al gestore il quale non avendo messo in atto azioni di riorganizzazione, razionalizzazione ed ottimizzazione vuol far pagare il conto ai dipendenti. Per onestà di pensiero non e’ detto che in un percorso di ristrutturazione aziendale non avessero dovuto comunque rinunciare a qualcosa, ma sicuramente e non prevalentemente loro.
Diventa comprensibile l’atteggiamento di allora dell’Assessore Brasini che mi defini’ “pazza solitaria” faceva comodo lasciare tutto come stava, continuare a far pagare il costo alla collettività, evitare lo scontro con i sindacati in prossimità delle elezioni, ma il problema non e’ stato risolto.
Adesso con uno splendido gioco di prestigio nel comunicato stampa di ieri questa amministrazione che non vuole vedere su quali territori incidono, da quali voci sono causate le inefficienze della sua partecipata e che, a quanto pare, non si siede ai tavoli con i sindacati, si prende il merito di avere pagato piu’ del dovuto per quanto ha ricevuto“.
Onore al merito!!!
Monica Zanzani