Oggi, Sabato 25 novembre, è la la Giornata Internazionale contro la violenza di genere. In occasione di questo importante evento, nella Provincia di Rimini sono in programma molti eventi e iniziative dedicate alla sensibilizzazione e all’impegno per contrastare e prevenire la violenza contro le donne. Una piaga che, purtroppo, sembra crescere sempre di più; o solo ora sta emergendo nella sua reale drammaticità.
Secondo i dati raccolti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Rimini, i casi di stalking verso le donne sono incrementati notevolmente rispetto all’anno scorso: nel 2016 sono stati tratti in arresto 12 uomini per reati persecutori, mentre nel 2017 sono stati 17. In parallelo, aumentano anche le misure cautelari: l’anno scorso ne sono scattate 18, quest’anno 30. Non c’è zona della Provincia di Rimini dove il numero di questo genere di reato non sia cresciuto: la Compagnia dei Carabinieri di Rimini ha infatti eseguito 7 arresti per stalking e notificato 15 misure cautelari nel 2017, mentre nel 2016 erano rispettivamente 6 e 9; la Compagnia dei Carabinieri di Riccione quest’anno ha effettuato 8 arresti & nel 2016) e 11 sono state le misure cautelari (erano state 8 l’anno prima); mentre nel 2016 6 e 8; la Compagnia dei Carabinieri di Novafeltria, 2 arresti e 4 misure cautelari quest’anno, contro zero fermati e 3 limitazioni della libertà.
«L’impressione è che siano aumentate le denunce, più che gli episodi – commenta il Tenente Colonnello Giuseppe Sportelli, comandante provinciale dei Carabinieri di Rimini – perché oggi le donne hanno meno timore nel denunciare i soprusi e si rivolgono alle forze dell’ordine con maggiore fiducia. C’è più sensibilità e meno rassegnazione ad essere vittime. Da parte nostra, presso tutti i comandi provinciali abbiamo militari che possiedono una formazione specifica e che sanno come affrontare queste situazioni con la dovuta delicatezza, mettendo a proprio agio chi viene anche solo per confidarsi: e sono tante. Inoltre in questi casi è fondamentale la rapidità dell’intervento e in questo dobbiamo davvero ringraziare la Procura di Rimini, che risponde sempre prontamente alle nostre richieste di misure”.
Oltre ad agevolare in ogni modo la denuncia di persecuzioni e prepotenze, i Carabinieri aiutano anche le donne a difendersi da sole. Per loro esistono corsi gratuiti di auto-difesa dove gli istruttori sono proprio i militari dell’Arma, appositamente preparati; dopo quelli di Rimini e i corsi che si stanno svolgendo a Novafeltria, ai primi del 2018 ne partiranno di analoghi a Riccione e Cattolica, sempre in collaborazione con le amministrazioni comunali e le associazioni.
Per quanto riguarda le iniziative che si terranno in provincia di Rimini per la Giornata Internazionale contro la violenza di genere, oggi saranno molte, ma ce ne saranno anche nei prossimi giorni.
Il Comune di Rimini e il Comune di Riccione, in collaborazione con l’Associazione Rompi il silenzio Onlus, propongono “E’ per te”, la camminata cittadina organizzata giunta alla sua quinta edizione, nata per sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno della violenza contro le donne. La sfilata prenderà il via il pomeriggio alle 15 dalla Casa delle donne di Piazza Cavour per attraversare tutto il centro storico fino a tornare in piazza. “La violenza contro le donne ha assunto proporzioni così allarmanti da richiedere di essere posta tra le priorità delle agende politiche dei Comuni“, ha dichiarato il presidente del comitato di distretto Renata Tosi – con tutte le modalità e i canali possibili, dagli appuntamenti informativi ai progetti di accompagnamento e tutela” All’iniziativa di sensibilizzazione, tra le numerose autorità cittadine, parteciperà anche il Questore di Rimini, il dottor Maurizio Improta, a testimonianza dello straordinario impegno che ogni giorno le donne e gli uomini della Polizia di Stato mettono in campo al fine di contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, a iniziare dai gazebo informativi che hanno stazionato a lungo in diverse località. Ci sanno poi, al termine della camminata “E’ per te”, che, in Piazza Cavour, canteranno in coro la canzone “Halleluja”. A intonare il pezzo di Cohen ci saranno “Le Sangiovesi”, di San Giovanni in Marignano, l’associzione Cemi di Rimini (che parteciperà sia con coristi sia con musicisti), le Corali dell’associazione Aerco delegazione di Rimini, il Coro della Parrocchia Sant’Agostino, il Coro dei Giovani Apg23, il Coro di voci bianche della scuola media Dante Alighieri di San Giuliano, il Coro del circolo Montecavallo, il Coro delle voci bianche della propedeutica del liceo musicale Lettimi, alcuni Gruppi di studio di canto.A queste andrà aggiunta anche la participazione di chi ha voluto, anche individualmente, aderire all’evento organizzato dall’associazione politico-culturale Rimini Attiva.
Sabato 25 novembre, al termine della camminata “E’ per te“, circa mille persone si sono date appuntamento in piazza Cavour per cantare, in un grande coro, la canzone “Halleluja” di Leonard Cohen. L’esecuzione corale rappresenta la tappa finale di due mesi di prove che ha visto coinvolti i cori di tutta la provincia esercitarsi sulle quattro voci del celebre brano, arrangiate dal maestro Daniele Torri.
I gruppi partecipanti rappresentano realtà molto eterogenee tra loro, per questo ancor più rappresentative della sensibilizzazione che l’iniziativa ha saputo suscitare in ambienti diversi. Ci saranno “Le Sangiovesi”, di San Giovanni in Marignano, l’associzione Cemi di Rimini (che parteciperà sia con coristi sia con musicisti), le Corali dell’associazione Aerco delegazione di Rimini, il Coro della Parrocchia Sant’Agostino, il Coro dei Giovani Apg23, il Coro di voci bianche della scuola media Dante Alighieri di San Giuliano, il Coro del circolo Montecavallo, il Coro delle voci bianche della propedeutica del liceo musicale Lettimi, alcuni Gruppi di studio di canto.
A queste andrà aggiunta anche la participazione di chi ha voluto, anche individualmente, aderire all’evento organizzato dall’associazione politico-culturale Rimini Attiva per creare una sorta di celebrazione finale, toccante e collettiva, di un momento così simbolico e importante come la camminata che testimonia la volontà di tanti uomini e donne di opporsi alla violenza di genere.
Il coro, ribattezzato #1000vociperte, sarà accompagnato dalla voce solista dei Devon and Jah Brothers: sarà un’occasione da condividere, un’emozione difficilmente ripetibile
A Santarcangelo, la Giornata si protrae fino a martedì 28, quando, al Teatro Lavatoio, dalle ore 10.30, nell’ambito del progetto “Educare al rispetto: un’azione possibile” (assegnatario di contributi regionali per attività rivolte alla promozione e al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere) saranno esposti dei lavori realizzati dai ragazzi della Scuola elementare intercomunale di Camerano, della scuola la media Franchini/Saffi e dell’Istituto tecnico Rino Molari; in programma anche una serie di letture a tema realizzate dal gruppo di lettori volontari della Biblioteca Baldini.
Venerdì 24 novembre, alle 17.30, alla Biblioteca Comunale “A. Panzini” di Bellaria Igea Marina, interverranno sul tema della violenza di genere e delle discriminazioni, Paolo Giovagnoli, Procuratore Capo della Repubblica di Rimini, Roberto Cornelli Criminologo dell’Università Bicocca di Milano, Giacomo Bagnasco giornalista de Il Sole 24 ore e Gianguido Nobili, Funzionario per le Politiche di Sicurezza e Legalità della Regione Emilia Romagna. Un appuntamento, che parte dai luoghi comuni più diffusi, sia a livello mediatico e sociale, per imbastire una attenta e ampia riflessione a riguardo.
Sabato 25 novembre, invece, alle 9.30 presso il Palazzo del Turismo, si terrà ulteriore convegno incentrato sul femminicidio e sui “numeri di una violenza senza fine”: ospiti di questo appuntamento aperto a tutta la cittadinanza, circa 160 studenti provenienti dagli istituti “L. Einaudi” di Viserba, “R. Molari” di Santarcangelo e “M. Curie” di Savignano. Interverranno Isabella Corazziari dell’ISTAT che farà il punto sulla situazione in Italia, Rossella Selmini criminologa e docente presso l’Università del Minnesota che metterà a confronto i numeri del fenomeno all’estero e Eugenio Arcidiacono Sociologo della Regione Emilia Romagna chiuderà invece con i numeri che riguardano la nostra regione. A Claudia Torrisi, giornalista free lance che ultimamente sta studiando i fatti che riguardano le molestie sessuali sulla stampa nazionale e internazionale, il compito di presentare al pubblico la rappresentazione mediatica di violenza sulle donne e femminicidio.
La manifestazione a Bellaria Igea marina si chiuderà al Teatro Astra, sabato 25 novembre alle 21.00, con lo spettacolo Io ci sono, ispirato alla straordinaria storia di coraggio di Lucia Annibali, la donna di Pesaro aggredita con l’acido al termine di una tormentata relazione.
Anche il Comune di Verucchio si tinge di rosa per dire no alla violenza e alla prevaricazione contro le donne. Lo farò domenica 26 novembre, alle ore 15,00 con “Il rosa in walk”, una lunga camminata per le vie del paese che prende il via da Piazza Primo Maggio fino alla Sala Romagna Mia (ex teatro parrocchiale). Oltre alla marcia, da non perdere “Donne…che spettacolo”, l’appuntamento teatrale (sempre alla Sala Romagna Mia) che vedrà sul palcoscenico numerose donne e uomini volontari esibirsi in canti, poesie e recite a tema. Al termine una piacevole apericena offerta dagli esercenti del territorio. Saranno presenti all’evento gli amministratori del Comune di Verucchio, i collaboratori all’evento: Croce Rossa Italiana, AISM e CNA donna, personale della locale caserma dei carabinieri e operatori dello sportello dedicato agli episodi di violenza di genere gestito sul territorio dalla associazione Rompi il silenzio.
Sempre riguardo alla lotta contra la violenze contro le donne si ricorda l’impegno legato all’Accordo regionale tra Cgil, Cisl e Uil e Confindustria, che sistematicamente mettono in campo delle soluzioni per fronteggiare le molestie nei luoghi di lavoro. “L’Accordo – spiegano – parte dal riconoscimento che le molestie e i soprusi possono interessare qualsiasi posto di lavoro e qualsiasi lavoratore, e che il rispetto della dignità a tutti i livelli sul luogo di lavoro è una caratteristica imprescindibile per un’impresa sana e di successo.” “Dobbiamo far emergere questo tema, far in modo che si ridefiniscano i livelli di accettabilità dei comportamenti violenti e che si adottino procedure effettive e specifiche di prevenzione e gestione dei casi. – proseguono – Alcune imprese emiliano-romagnole hanno recepito l’accordo in modo concreto , inserendo procedure nei propri contratti integrativi. Sono ancora poche, ma siamo sicuri aumenteranno”.