Ieri si è svolta l’adunanza plenaria del Consiglio di Stato per decidere sulla proroga delle concessioni demaniali con scadenza al 2033, o con messa a bando, come vorrebbe la direttiva servizi o “Bolkestein” dell’Europa o con prolungamento del periodo, in capo agli attuali titolari.
La decisione della Corte si conoscerà tra circa un mese. Due le ipotesi:
– Un giudizio di merito
– Il rinvio del quesito alla Corte di Giustizia Europea oppure alla Corte Costituzionale Italiana. In questo caso sarebbe un allungamento dei tempi ulteriori lasciando tutto il comparto nell’incertezza.
All’Adunanza hanno partecipato tutte le organizzazioni di categoria e di singole imprese oggetto di ricorsi e sentenze di Tar.
Un presidio del coordinamento nazionale Mare Libero era fuori della sede del Consiglio di Stato per ribadire la contrarietà alla proroga delle concessioni.
Sull’argomento è intervenuto Mauro Vanni, Presidente Confartigianato Demaniali:
“Dalle prime notizie giunte oggi dall’ adunanza plenaria del Consiglio di Stato è emerso che vi è stato interesse e attenzione alle tesi dei balneari e questo fa ben sperare. Tuttavia sapremo entro fine anno, speriamo, quale sarà il parere del Consiglio di Stato a proposito della estensione al 2033 delle concessioni balneari. Non abbiamo elementi per pensare che possa prevalere il rinvio alla Corte di Giustizia Europea, ma tutto è possibile. Siamo in attesa, come tutti.
L’augurio è che la politica prenda in mano la situazione ed eserciti la sua prerogativa di decidere con equità, nel rispetto degli interessi e delle persone.
Tocca proprio alla politica dare contenuti ad una legge chiara e definitiva. Noi chiediamo ci sia spazio per il legittimo affidamento, per il riconoscimento del valore delle imprese, per una valutazione degli interessi transfrontalieri delle concessioni e sulla disponibilità dei beni concessori. Sono elementi decisivi per liberare gli investimenti e partecipare a processi innovativi che stanno investendo tante località balneari.”